Luogo tra i più affascinanti del territorio aretino, il Santuario della Verna si trova nell’omonima altura, una delle vette del versante meridionale del Monte Penna, nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Nel 1213 il Conte Orlando Catani, signore di Chiusi, donò a San Francesco d’Assisi il terreno per realizzarvi un romitorio, dove negli anni successivi sorsero delle celle per i frati e una cappella dedicata a Santa Maria degli Angeli. Secondo la tradizione, il 14 settembre 1224 San Francesco si trovava nella zona per i suoi consueti periodi di preghiera e meditazione. Durante la permanenza chiese a Dio di poter partecipare con tutto il suo essere al dolore di Cristo in croce e il Signore apparve sotto forma di serafino crocifisso, lasciandogli in dono le cosiddette stimmate, ovvero le piaghe provocate dai traumi subiti durante la passione.
Dopo la morte del poverello d’Assisi, la Verna divenne uno dei luoghi francescani più importanti, con la nascita di un santuario che è metà di pellegrinaggi da tutto il mondo.
Dal grande Piazzale del Quadrante si possono ammirare dei panorami favolosi e scegliere quale luogo del complesso francescano visitare. Sulla piazza lastricata, che prende il nome da una meridiana, si trovano una grande croce di legno e una cisterna per la raccolta dell’acqua del XVI secolo.
La Chiesa di Santa Maria degli Angeli fu eretta tra il 1250 e 1260 al posto della prima cappella voluta da San Francesco. All’interno custodisce la “Natività con San Francesco e San’Antonio” e “Cristo in Pietà tra la Vergine e San Giovanni”, entrambe opera di Andrea della Robbia e del figlio Luca il Giovane, datate tra il 1490 e il 1493. Di Andrea della Robbia è anche il dossale con la “Assunta che dona la sua sacra cintola a San Tommaso, tra i Santi Gregorio, Francesco e Bonaventura” del 1488.
La Basilica di Santa Maria Assunta fu iniziata nel 1348 grazie al contributo di Tarlato di Pietramala, ma venne conclusa nel Cinquecento grazie al sostegno dell’Arte della Lana di Firenze. Più volte rimaneggiata, la chiesa è introdotta da un portico. All’interno sono presenti vari capolavori in terracotta invetriata di Andrea della Robbia, in alcuni casi coadiuvato dai figli, come la “Madonna del Rifugio” del 1505-1510, la “Natività” del 1479, “San Francesco e Sant’Antonio abate” del 1475-1480, La “Ascensione di Gesù” del 1480 e la “Annunciazione” del 1475. La chiesa comprende anche la Cappella delle Reliquie, risalente al 1635, dove è conservato il saio del santo.
Il Corridoio delle Stimmate, interamente coperto e affrescato, fu edificato tra il 1578 e il 1582. Percorrrendolo si ha modo di accedere a cappelle e vari ambienti di preghiera, meditazione e riposo del santo, come la grotta dove San Francesco dormiva a terra e il Sasso Spicco, un luogo mistico esterno dove il santo meditava sotto a un gigantesco masso sospeso.
Dal corridoio si può giungere anche all’antico Romitorio e infine alla Cappella delle Stimmate, il cuore del santuario, che fu eretta intorno al 1263.
Sul pavimento una lapide segnala il punto dove sarebbe avvenuto il miracolo delle stimmate. Anche qui sono presenti due robbiane. Sopra la porta si ammira un tondo di Andrea della Robbia con la “Madonna con Bambino benedicente” del 1480-1485. Sulla parete di fondo è collocata una monumentale pala centinata raffigurante la “Crocifissione fra angeli, con ai piedi la Madonna, San Giovanni, San Francesco e San Girolamo” eseguita nel 1481.
Nel 2002 è stato inaugurato il nuovo Museo della Verna, dislocato in sette grandi sale, che comprende dipinti, sculture, arredi sacri, suppellettili liturgiche, corali miniati e persino strumenti scientifici. Una sala è dedicata all’antica farmacia e al laboratorio di spezieria.
Per gli amanti della natura, il santuario è circondato da una foresta monumentale curata per secoli dai frati, caratterizzata da una straordinaria ricchezza botanica e da alcuni sentieri che aiutano i visitatori a tornare indietro nel tempo, quando il patrono d’Italia e i suoi primi seguaci frequentavano il sacro monte.