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I luoghi dell’anima

Camaldoli, La Verna e i Cammini di Francesco

Tutta la terra di Arezzo è avvolta da un’aura di misticismo profondo. La natura incontaminata e la pace che caratterizzano le aree montane e collinari intorno alla città e nelle quattro vallate hanno creato fin dall’alto medioevo i presupposti per la nascita di importanti complessi monastici benedettini e per il successivo insediamento degli ordini mendicanti. Camaldoli, casa madre della congregazione benedettina camaldolese, e La Verna, dove San Francesco ricevette le stimmate, sono i gioielli più luminosi di uno scrigno di inestimabile valore.

L’anima dei luoghi

“I luoghi hanno un’anima. Il nostro compito è di scoprirla. Esattamente come accade per la persona umana.”
“L’Anima dei luoghi” di James Hillman

I luoghi del silenzio

“Dobbiamo ascoltare il silenzio, se vogliamo sentire l’anima commuoversi.”
Madre Teresa di Calcutta

Magnifico esempio di come la natura e l’uomo riescano a vivere in simbiosi per dare vita a luoghi dalla spiritualità unica, Camaldoli è la casa madre di una congregazione benedettina fondata da San Romualdo nel 1012, a breve distanza dal crinale appenninico tosco-romagnolo. Immersi nelle foreste curate per secoli dai monaci camaldolesi, un eremo e un monastero rappresentano ancora oggi due riferimenti per il dialogo ecumenico e interreligioso.

I Cammini di Francesco

San Francesco ebbe un rapporto speciale con la terra d’Arezzo. Qui il poverello d’Assisi trovò più volte rifugio e trascorse parte della sua esistenza. Oggi si può andare sulle tracce del santo con i Cammini di Francesco, itinerari tra loro connessi che uniscono la terra d’Arezzo ad Assisi tra natura, spiritualità, arte e cultura. In Valtiberina gli Eremi di Cerbaiolo e Montecasale, in Casentino il Santuario della Verna, in Val di Chiana l’Eremo delle Celle sono i luoghi francescani fondamentali toccati dai percorsi.

Mente e corpo in armonia con la natura

Il 14 settembre 1224 San Francesco d’Assisi ricevette sul Monte Verna le stimmate. Nel luogo dell’episodio miracoloso sorse un santuario che ancora oggi è metà di pellegrinaggi da tutto il mondo. La Basilica di Santa Maria degli Angeli e la Cappella delle Stimmate accolgono alcune delle più belle terrecotte robbiane mai realizzate. Il Sasso Spicco è un luogo mistico dove il futuro santo amava rifugiarsi per pregare e meditare sotto a un gigantesco masso sospeso.

Uno dei luoghi francescani per eccellenza nella Valtiberina, l’Eremo di Cerbaiolo, nacque come romitorio benedettino nell’VIII secolo ma nel Duecento si insediarono nel sito i frati francescani.  Secondo la tradizione vi dimorarono sia San Francesco d’Assisi, sia Sant’Antonio dal Padova, che intorno al 1230 ultimò nell’eremo i suoi “Sermoni”.

Lungo un’antica strada che da Sansepolcro si dirigeva verso l’Alpe della Luna e le foreste dell’Appennino tosco-marchigiano, intorno al 1192 i monaci camaldolesi costruirono l’Eremo di Montecasale. Nel 1213 fu ceduto a San Francesco e da allora divenne uno dei siti francescani di riferimento della Valtiberina, con varie storie legate al santo.

L’Eremo delle Celle di Cortona, alle falde del Monte Sant’Egidio, è uno dei primi insediamenti religiosi voluti da San Francesco, dove secondo la tradizione egli stilò il suo testamento spirituale. Il poverello d’Assisi ottenne il luogo aspro dove ritirarsi a pregare nel 1211. Per secoli l’eremo è stata la sede principale per formare i frati cappuccini.

Storie di San Francesco

Episodio tra i più conosciuti della vita di San Francesco d’Assisi, la “Cacciata dei diavoli da Arezzo” si trova rappresentata in diverse epoche in varie parti d’Italia. I dipinti più celebri sono quelli di Assisi e Montefalco, ma anche ad Arezzo sono rimaste importanti testimonianze.

La cura dell’anima

Non dei corpi dovete prendervi cura, né delle ricchezze né di alcun’altra cosa prima e con maggiore impegno che dell’anima, in modo che diventi buona il più possibile […].
La virtù non nasce dalle ricchezze, ma dalla virtù stessa nascono le ricchezze e tutti gli altri beni per gli uomini.
Platone, Apologia di Socrate

Attraverso un itinerario innovativo, il Piccolo Museo del Diario di Pieve Santo Stefano porta il visitatore a scoprire la storia d’Italia da un punto di vista inedito, quello delle persone comuni. Il museo nasce per raccontare diari, memorie scritte ed epistolari custoditi nell’Archivio Diaristico Nazionale fondato da Saverio Tutino.

Nell’alta Valmarecchia, al confine con i territori di Badia Tedalda e Sestino, si trova il museo diffuso di Pennabilli denominato I Luoghi dell’Anima, ovvero sette piccole realtà museali, ognuna con le proprie caratteristiche, volute dal poeta Tonino Guerra per stimolare la fantasia e le riflessioni.

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