Arezzo è la città natale di Giorgio Vasari. Architetto, pittore, scenografo e storiografo, è stato uno degli artisti più poliedrici di tutti i tempi. In città c’è un luogo unico che ancora racconta di lui e conserva la sua eredità: Casa Vasari.
Ma anche il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna, Piazza Grande e il Palazzo della Fraternita dei Laici ci parlano di lui. Se sappiamo ascoltarli, ci sveleranno tutti i segreti del genio aretino.
Chi è Giorgio Vasari?
Vasari, uomo colto, artista ricercatissimo e molto prolifico, è uno dei grandi protagonisti della cultura del Cinquecento. È noto soprattutto per aver raccolto le biografie degli artisti nel suo libro Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti, un vero e proprio best seller del tempo.
Nella seconda edizione del suo volume, Vasari arricchisce il racconto delle storie e delle carriere di molti suoi colleghi illustri – da Cimabue fino ai propri contemporanei – con una singolare autobiografia.
Autore delle Vite, intellettuale alla corte dei Medici, fondatore dell’Accademia delle Arti del Disegno, Vasari ha lavorato a Venezia, Roma e Firenze. Ed è proprio grazie alle opere realizzate a Firenze che Vasari è famoso in tutto il mondo: la progettazione degli Uffizi e il ciclo di affreschi nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio gli valsero la gloria immortale.
Ma è ad Arezzo, dove Giorgio Vasari è nato e ha vissuto (quando gli incarichi non lo portavano fuori città), che si conserva la sua “eredità”, in quella casa che volle costruire in via XX Settembre e che oggi ospita il Museo Casa Vasari.
La casa dei sogni di Giorgio Vasari, un eccezionale museo nella sua città
Quando “Giorgino d’Arezzo pittore” – come si firmava nelle lettere – lo comprò, l’immobile era solo all’inizio della sua costruzione. Tre piani, un giardino e il desiderio di trasformare l’edificio in una specie di tempio dell’arte: ecco Casa Vasari, una residenza strepitosa nel cuore di Arezzo.
Pareti e soffitti dipinti e opere d’arte ad ogni angolo. Al Museo Casa Vasari di Arezzo si perde piacevolmente la cognizione del tempo: stanza dopo stanza si viaggia in una sorta di scatola cinese di arte dentro l’arte.
Ovunque ci sono affascinanti simbologie da decifrare. Come in un gioco raffinato, si invita il visitatore a scoprire i segreti di Casa Vasari.
Per esempio, sul soffitto di legno nella Sala del Trionfo della Virtù un ottagono contiene tre allegorie. L’immagine ha per protagoniste Invidia, Fortuna e Virtù e la sua interpretazione cambia a seconda del punto da cui la osservi. È così che l’ha progettata Giorgio Vasari e l’effetto ottico conquista tutti. Provare per credere.

Alla scoperta di Arezzo vasariana
Il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo è a pochi passi da Casa Vasari. Qua sono in mostra diverse opere dell’artista aretino. Una su tutte, il Convito alle nozze di Ester e Assuero, un banchetto teatrale e grandioso.
Prenditi il tempo che ti serve per studiare i dettagli di questo enorme dipinto su tavola, tra i più grandi del XVI secolo. Una chicca da notare: la figura dell’abate che commissionò l’opera a Vasari, riflessa sulla superficie specchiante di un vaso. E poi la firma dell’autore, inserita in modo elegante su uno sgabello.
Non lontano da qui, fai una breve visita alla Chiesa della Santissima Annunziata per non perderti la Deposizione dalla Croce, altra prova di pittura di Giorgio Vasari.
La Badia delle Sante Flora e Lucilla invece è un esempio del contributo alla bellezza di Arezzo di Vasari architetto. La chiesa, già esistente al tempo di Vasari, è stata radicalmente modificata proprio su suo progetto dalla seconda metà del Cinquecento.
Il tratto del versatile maestro aretino è inconfondibile sulla pala che adorna l’altare maggiore della badia. Conosci le scene che Giorgio Vasari vi ha rappresentato? Fatti sedurre dalla personalità colta e curiosa che traspare dai suoi lavori. Documentati, leggi e divora con gli occhi i tesori che questo grande personaggio ha disseminato ad Arezzo.

Piazza Grande e il Palazzo della Fraternita sfoggiano il “marchio Vasari”
Nel centro storico di Arezzo ci sono meraviglie che non puoi assolutamente perdere se vuoi ripercorrere i passi di Giorgio Vasari. Come una collana preziosa, le Logge di Piazza Grande – nota anche come Piazza Vasari – fanno brillare questo punto della città. Davvero una fortuna che l’inquilino di Casa Vasari sia passato di qua.
Cosimo I de’ Medici affidò a Vasari, suo cortigiano e architetto di fiducia, il compito di rinnovare in chiave rinascimentale il luogo clou di Arezzo. Il disegno delle Logge Vasari risale al 1572. Sotto alla galleria un tempo si spalancavano le porte delle botteghe artigiane. Oggi, al loro posto, incontrerai i tavoli di rinomati ristoranti e uno degli uffici turistici di Arezzo.
Adesso volgi il tuo sguardo al Palazzo della Fraternita dei Laici, in alto a lato di Piazza Grande. Ovunque Arezzo ti lascia a bocca aperta e Vasari è come un motivo ricorrente. Indovina chi ha ideato il campanile a vela e la parte sinistra dell’edificio? Esatto, si tratta proprio di Giorgio Vasari.

Un Casentino d’artista: il Monastero di Camaldoli
Come chiudere in bellezza il tuo tour sulle orme di Giorgio Vasari? Lascia il centro storico di Arezzo per una “trasferta” in Casentino, per ammirare la chiesa del Monastero di Camaldoli.
Qui ci sono ben cinque tavole firmate dal maestro aretino. La loro disposizione all’interno dell’edificio religioso è cambiata nel tempo, ma risalgono tutte all’inizio della carriera di Giorgio Vasari. Nella Cappella dell’Infermeria, invece, potrai vedere un dipinto su tavola che raffigura Cristo nell’orto degli ulivi a cui l’artista di Arezzo lavorò in età matura.
Ormai Giorgio Vasari e le sue opere non hanno più segreti per te. Innamorati di Arezzo per celebrare ancora il suo genio: lui gradirebbe di sicuro.