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I palazzi del potere

I Palazzi del Potere ad Arezzo rappresentano un’importante testimonianza architettonica della storia e della cultura della città. Questi magnifici edifici sono o sono stati il fulcro del potere politico di Arezzo dal Medioevo al Novecento e conservano ancora oggi la loro rilevanza storica e culturale. Ammirare questi palazzi significa immergersi nella ricca storia di Arezzo e apprezzare l’importanza che questa città ha avuto nel corso dei secoli.

Il Palazzo dei Priori è la sede del municipio di Arezzo. Costruito intorno al 1333 sulla sommità del colle di San Pietro, per ospitare la suprema magistratura del libero comune e in seguito i principali organi giurisdizionali e amministrativi che si sono succeduti in città fino ai nostri giorni, è provvisto di una possente torre merlata che caratterizza il profilo cittadino.

Il Palazzo Pretorio sorge lungo via dei Pileati. L’edificio nasce dall’accorpamento di palazzi duecenteschi appartenuti a famiglie guelfe. Dal 1290 fu sede del Capitano del Popolo e per secoli ospitò varie magistrature. Nella facciata si vedono gli stemmi di podestà e commissari scelti da Firenze per governare la città dal 1434. Oggi è sede della Biblioteca “Città di Arezzo”.

Il Palazzo della Provincia, sede dell’amministrazione provinciale di Arezzo, viene eretto tra il 1913 e il 1922 su progetto di Giuseppe Paoli grazie all’accorpamento di vari edifici di epoche diverse. Negli immediati anni successivi il pittore Adolfo De Carolis affresca gli ambienti. La sua impresa più nota è la Sala dei Grandi con gli “Uomini illustri” nati nel territorio aretino.

Il Palazzo della Fraternita dei Laici racconta gran parte della storia di Arezzo. Nato come sede dell’istituzione aretina sorta nella seconda metà del XIII secolo, che da allora è sempre stata un punto di riferimento della città in ambito assistenziale e culturale, l’edificio venne iniziato nel 1375. Dal 1786 il palazzo divenne sede del tribunale e dal 2010 fu adeguato a Museo di Palazzo di Fraternita, al piano terra si trova il Museo dell’Oro.

Il Palazzo Vescovile è la residenza del vescovo della vasta diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro. L’edificio fu voluto dal vescovo Guglielmino degli Ubertini, che qui si trasferì nel 1256. Una parte degli ambienti del piano terra è oggi sede del MuDAS – Museo Diocesano di Arte Sacra. Anche il piano nobile è musealizzato e comprende la suggestiva Sala della Giustizia.

Palazzo Albergotti, conosciuto anche come Palazzo delle Statue, è il più importante esempio di architettura neoclassica di Arezzo. Edificato tra il 1792 e il 1799 su progetto di Leonardo Massimiliano de Vegni, nel 1830 fu acquistato da Leopoldo II d’Asburgo-Lorena per farne una residenza granducale. Oggi ospita la locale Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio

Il Palazzo del Governo sul Poggio del Sole è uno dei massimi capolavori architettonici realizzati ad Arezzo nella prima metà del Novecento. Apprezzato per la sua monumentalità ed essenzialità, l’edificio progettato nel 1936 da Giovanni Michelucci sorge su un’area dove si trovava una necropoli etrusca e in seguito uno dei primi insediamenti francescani della città.

Il Palazzo di Giustizia di Arezzo, Premio Internazionale IAA per il migliore edificio del 2002, è un manufatto in osmosi con il paesaggio circostante e con le preesistenze. Vicino alla Fortezza Medicea e all’interno di un parco storico, il nuovo volume ospita le principali aule d’udienza e gli uffici della presidenza del Tribunale, è collegato ad un edificio neoclassico, in precedenza struttura ospedaliera, restaurato e utilizzato per uffici e archivi.