Il territorio aretino ha un rapporto speciale con il mondo del cinema. Arezzo e altri luoghi della provincia sono stati negli anni set privilegiati per film di successo in Italia e all’estero.
La pellicola più celebre è “La vita è bella” del 1997, vincitrice di tre premi Oscar, capolavoro del regista e attore toscano Roberto Benigni. Passeggiando tra le vie e le piazze più suggestive del centro storico, è possibile ripercorre i luoghi dove sono state girate le scene principali e rivivere le stesse emozioni.
La chiave che cade quasi per miracolo da un’antica casa di Piaggia San Martino, la discesa rocambolesca in bicicletta da Piazza Grande per le vie e i vicoli del centro, la caduta per amore in Piazza della Badia, le uova nel cappello di fronte all’ex Presidio Militare, le riprese davanti al Caffè dei Costanti e dentro al Teatro Petrarca, l’acquazzone di fronte alla scalinata del Duomo. Non c’è zona del centro storico in cui il turista non abbia il privilegio di rivivere parti memorabili del pluripremiato film. Se poi ci spostiamo di alcuni chilometri, scopriremo che ci sono scene ambientate anche a Cortona, Castiglion Fiorentino e nel Valdarno.
“La vita è bella” è la più conosciuta delle tante pellicole girate nel territorio aretino, ma non è la sola. Come non ricordare, ad esempio, “Il paziente inglese” del 1997 di Anthony Minghella, film vincitore di nove premi Oscar, e l’indimenticabile ripresa davanti alle “Storie della Vera Croce” di Piero della Francesca, nella Basilica di San Francesco ad Arezzo.
Cortona è la protagonista assoluta di “Sotto il sole della Toscana” del 2003 di Audrey Wells, tratto dall’omonimo bestseller di Frances Mayes, ma la perla della Val di Chiana è presente anche in “Copia conforme” del 2010 del regista iraniano Abbas Kiarostami, che ha saputo cogliere la bellezza di borghi incantati come Lucignano e Monte San Savino.
Sul fronte della commedia, alcune scene di “Noi uomini duri” del 1987 del regista Maurizio Ponzi sono state eseguite nei dintorni di Pieve Santo Stefano, “Ivo il tardivo” del 1995 dell’attore e regista Alessandro Benvenuti è stato girato a Castelnuovo Sabbioni, nel territorio di Cavriglia, “Albergo Roma” del regista Ugo Chiti si svolge a Foiano della Chiana. Ci sono poi i film dell’attore e regista Leonardo Pieraccioni, che ha scelto Laterina, Poppi e Stia come set per “Il Ciclone” del 1997, Anghiari per “Una moglie bellissima” del 2007 e Arezzo per “Un fantastico via vai” del 2013.
Tornando indietro nel tempo, il cinema d’autore ha incrociato la terra d’Arezzo con “La ragazza di Bube” del 1963 di Luigi Comencini girato in parte ad Anghiari, “Nostalghia” del 1983 di Andrey Tarkovsky con alcune scene fatte a Monterchi e “Le due vite di Mattia Pascal” del 1985 di Mario Monicelli ambientato a Cortona. Tre registi che hanno scritto pagine indimenticabili del cinema del Novecento, suggestionati da un territorio eterogeneo e allo stesso tempo unico, che sa come far innamorare chi sceglie di scoprirlo.
“La vita è bella” di Roberto Benigni
“Il paziente inglese” di Anthony Minghella
“Copia conforme” di Abbas Kiarostami
La partenza è in via Garibaldi, sotto il loggiato dell’ex Caserma Italia, che ti riporterà alla mente l’esilarante scena delle uova nel cappello di Rodolfo (Amerigo Fontani), il fidanzato di Dora. Proseguendo lungo via Garibaldi, giungerai in via Porta Buia, proprio davanti alla scuola primaria dove Guido (Roberto Benigni), fingendosi un ispettore scolastico ci fa sorridere saltando sui banchi della classe. Arriverai quindi in piazza della Badia, dove potrai quasi sentire il famoso “Buongiorno Principessa!” e rivedere l’incontro tra Guido e Dora (Nicoletta Braschi); cammina in via Cavour fino ad arrivare in piazza San Francesco e fermati per sorseggiare un cappuccino nel celebre Caffè dei Costanti, con vista sull’elegante Basilica di San Francesco, la chiesa che custodisce gli affreschi della Vera Croce di Piero della Francesca. All’angolo della piazza con via Guido Monaco, ti troverai di fronte al Teatro Petrarca, gioiello del XIX secolo, indimenticabile scenografia dello spettacolo al quale anche Guido e Dora assistono.
A questo punto è arrivata l’ora di salire nell’Arezzo alta per ritrovarsi in Piazza Grande, dove ogni angolo ha fatto da sfondo a “La Vita è bella”: le indimenticabili passeggiate romantiche di Guido e Dora riecheggiano sotto le Logge Vasari e la comica scena in notturna di Benigni che urla “Maria! Butta la chiave!” ti strapperà un sorriso nell’immensità della piazza. Per non parlare della discesa in bicicletta di Guido, Dora e del piccolo Giosuè, emblema dell’amore per la famiglia e di uno dei modi migliori per vivere la città: la bici.
Esci da Piazza Grande e lungo il Corso Italia sali fino alla Cattedrale dei Santi Pietro e Donato. Come se il tempo si fosse fermato, ritroverai le scalinate della scena con la macchina d’epoca sotto il temporale e il porticato del Palazzo della Provincia, dolce riparo dei nostri protagonisti da Oscar.
Lungo l’itinerario una segnaletica descrive le varie scene del film girate in quel determinato luogo