Le cosiddette Balze del Valdarno sono un luogo incantato, dove il verde della valle si unisce armoniosamente agli strani ed eleganti rilievi che ivi si ergono sinuosamente, creando un paesaggio ondulato di gole e ripidi pendii.
La loro origine affonda nella preistoria, quando il Valdarno era un vasto lago, le cui sponde erano rappresentate da alcune delle attuali montagne, come il massiccio del Pratomagno da un lato, ed i rilievi del Chianti dall’altro. Con l’estinzione del lago, circa 100.000 anni fa, il fiume Arno e i suoi immissari, hanno iniziato un processo di erosione di quello che era il fondale del lago stesso. Processo che è ancora oggi in atto. Per questo motivo i rilievi che costituiscono le Balze sono formati da sabbia, argilla ed arenaria. Ancora oggi vi sono toponimi che ricordano questi antichissimi eventi, come Incisa Valdarno, così chiamata perché è proprio qui che è avvenuta la rottura o incisione del bacino del lago da cui ha iniziato a defluire l’acqua.
Già nel XVI secolo, Leonardo Da Vinci, rimase così impressionato da questo straordinario panorama da descriverlo e raffigurarlo nei suoi Codici, oltre a rappresentarlo, pare, nel paesaggio che fa da sfondo ad uno dei suoi più grandi capolavori: la Gioconda.
Oggi le Balze sono un luogo magico ed unico, annoverato dal 1998 tra le Aree Protette della Toscana, ma ancora poco conosciuto. Un angolo di mondo tutto da scoprire, dove il turismo non ha ancora preso campo e dove è quindi possibile perdersi alla scoperta di grotte, gole e punti panoramici inaspettati. Sono numerosi i gli itinerari percorribili a piedi, in bici, a cavallo o anche in auto. Vale senz’altro la pena percorrere ad esempio percorrere il Sentiero dell’acqua zolfina che ci conduce fino al pittoresco borgo di Piantravigne oppure la Strada delle Cave fino alla Fattoria di Poggitazzi da cui si dipartono numerosi sentieri come, tra i più noti tra la gente del posto, quello che conduce alla cosiddetta Cava delle Fate oppure ancora, non lontano da Castelfranco di Sopra, esplorare le cosiddette Balze di Faella. I rilievi più suggestivi s’innalzano lungo le pendici del Pratomagno, nei pressi di Terranuova Bracciolini e Castelfranco di Sopra.
Il paesaggio che caratterizza le Balze del Valdarno è talmente suggestivo da aver fatto sì che, nei secoli, i suoi abitanti abbiano chiamato i poderi e gli angoli più nascosti con nomi evocativi in grado, ancora oggi, di far correre la nostra fantasia e la nostra immaginazione verso panorami incantati. Inferno, Purgatorio, Case Fate: nomi dal sapore magico.