Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

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Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna è stato istituito nel 1993 e comprende le province di Forlì – Cesena, Arezzo e Firenze, trovandosi proprio a cavallo tra la Toscana e l’Emilia Romagna. All’interno del parco, la Riserva naturale integrale di Sasso Fratino, istituita nel 1959, prima in Italia, è annoverata dal 1985 tra i beni dell’UNESCO, come Patrimonio dell’Umanità. Ma oltre a questa, vi sono altre Riserve integrali o naturali che è possibile visitare, come la Riserva naturale integrale di Monte Falco e le Riserve Naturali Biogenetiche di Campigna, Scodella, Camaldoli e Badia Prataglia.

Così come ci dice il nome stesso del parco, di particolare importanza ed interesse in questo ambiente è proprio la foresta, considerata una delle più interessanti e pregiate d’Europa. Un ruolo di grande importanza nella sua conservazione e nel suo corretto sfruttamento hanno svolto, nel corso dei secoli, il Complesso dell’Eremo e Monastero di Camaldoli ed il Santuario francescano della Verna, entrambi di origine medievale. Soprattutto in epoca rinascimentale, infatti, il legname di queste foreste veniva inviato a Firenze, sfruttando il fiume Arno. La famosa Cupola di Santa Maria del Fiore, progettata dal grande Brunelleschi, ad esempio, è stata edificata con il legname proveniente proprio da queste foreste.

Le cima più alta del parco è il Monte Falco, con i suoi 1.658 metri, mentre la seconda montagna più alta e certamente anche la più famosa è il Monte Falterona, dalle cui pendici nasce il fiume Arno. Proprio la presenza del fiume e di altri torrenti che sgorgano dalle pendici montuose dei rilievi dell’appennino, dà la possibilità ai visitatori di poter godere di viste spettacolari come le Cascate dell’Acquacheta, del Piscino e degli Scalandrini o il vasto invaso artificiale di Ridracoli.
In questi meravigliosi boschi è presente una ricca fauna tra cui spiccano il lupo dell’Appennino, il cinghiale, il cervo, il daino, il capriolo ed il muflone.
All’interno del parco ci sono numerosi sentieri ed itinerari che si possono percorrere a piedi, a cavallo, in bici o, in inverno, con le racchette da neve o gli sci da escursionismo. Oltre 600 km di sentieri che consentono, oltre che di perdersi nel verde di queste foreste di abete, faggio, frassino, olmo – solo per citarne alcuni – di raggiungere e scoprire luoghi nascosti e suggestivi come grotte naturali, cascate, interessanti emergenze rocciose e sorgenti. Non vi sono invece laghi naturali, ma ai piedi del Monte Falterona, ve n’era uno già in epoca etrusca, oggi prosciugato, il cosiddetto Lago degli Idoli, che per il popolo etrusco era un luogo di culto. Qui, sul fondo dell’antico lago sono infatti state ritrovate centinaia di statuette ex-voto ed oggi questo antico luogo sacro è ancora raggiungibile con una bella passeggiata.

All’interno del parco sono presenti anche numerosi piccoli borghi pittoreschi e ricchi di storia, come Badia Prataglia e San Benedetto in Alpe, così come non ci si può esimere dal visitare luoghi carichi di misticismo come il Santuario della Verna, fondato da San Francesco, e sito dove il Santo ha ricevuto le Sacre Stigmate o l’Eremo ed il Monastero di Camaldoli, fondati da San Romualdo ed esempio unico di luogo spirituale che nella sua architettura a doppia struttura (eremo e monastero), riflette l’unione e al tempo stesso la separazione tra vita eremitica e cenobitica che caratterizza l’ordine Camaldolese.

Il parco è visitabile e fruibile tutto l’anno grazie anche alle diverse attività: Sboccia la Primavera nel Parco delle Foreste CasentinesiL’estate nel Parco delle Foreste CasentinesiAutunno Slow nel Parco delle Foreste CasentinesiL’incanto dell’inverno nel Parco delle Foreste Casentinesi.

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna

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