L’infinita meraviglia dei giardini il prato

Salendo da Corso Italia alla conquista del Prato, verrete accolti da un grande omino di pan di zenzero luminoso che sembrerà quasi voler indicare la direzione da seguire per raggiungere la vostra mèta. 

Dopo un selfie, riprendete la passeggiata e, dietro ad una curva, un grande albero avvolto da luci candide come la neve vi darà il benvenuto dall’angolo dei giardini, insieme alla maestosa, gotica Cattedrale dei Santi Stefano e Donato. Una vista da togliere il fiato.

Ecco perché lo chiamano Il Prato della Meraviglia! Sullo sfondo di una romantica ruota panoramica e dell’altissimo campanile della Cattedrale, i giardini sono costellati dalle graziose baite in legno di un delizioso mercatino di natale, dove aleggiano profumi speziati di cannella, cioccolato e vin brulé. 

Concedetevi una passeggiata tra le casette e le altre attrazioni natalizie e giungerete al cospetto del marmoreo Monumento Nazionale al sommo poeta Francesco Petrarca che proprio qui, a pochi passi dal parco, ha trovato i natali il 20 luglio 1304. Questo imponente monumento ricco di allegorie, su cui domina l’imponente scultura che ritrae Petrarca rivolto verso la sua casa natale, è opera dell’artista Francesco Lazzerini e fu inaugurata alla presenza del re Vittorio Emanuele III, il 28 novembre 1928. 

Dietro al monumento, un viale alberato vi accompagnerà fino al cancello d’ingresso della Fortezza medicea, mirabile esempio di architettura militare del XVI secolo dall’impianto pentagonale, sorto sui resti dell’antica cittadella medievale. La posizione strategica, sulla sommità del colle di San Donato la rende, oggi, un punto panoramico d’eccezione sulla città, sul massiccio del Pratomagno e sull’Alpe di Catenaia.   

Varcata la soglia, potrete visitare gli ambienti che recenti restauri hanno ridato alla luce, come stanze, corridoi, passaggi, pozzi, antiche porte e bastioni. 

Di notevole interesse la trecentesca porta di Sant’Angelo in Archaltis, inglobata nelle strutture murarie del ‘500, così come i resti della vetusta Chiesa di San Donato in Cremona, risalente all’XI secolo; per non parlare dei resti di pavimenti a mosaico pertinenti ad un edificio di epoca romana. 

Passeggiando lungo gli spalti, oltre ad un panorama mozzafiato, potrete anche ammirare i suoi cinque bastioni (della Spina, del Soccorso, della Chiesa, del Belvedere e della Diacciaia) che, da secoli, vegliano silenziosi sulla città e le colline circostanti. 

Tutto questo è il Prato della Meraviglia. Un luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato.

Photo di Lorenzo Carnevali