Bibbiena

Centro principale del Casentino, Bibbiena presenta tracce etrusche e romane nel suo territorio, ma è tra il X e l’XI secolo che il luogo si sviluppò e assunse l’aspetto di un borgo fortificato, voluto dai vescovi aretini come avamposto nelle terre dominate dai Conti Guidi. Fedele alla ghibellina Arezzo, dopo la Battaglia di Campaldino dell’11 giugno 1289 fu pesantemente rovinata dai guelfi fiorentini, che secondo le cronache l’assediarono per otto giorni e quindi la saccheggiarono.

Nel Trecento, dopo la ricostruzione, fu uno dei castelli dei Tarlati da Pietramala più importanti e strategici, finché cadde sotto Firenze nel 1384, assieme a tutto il territorio controllato da Arezzo. Nel 1440 subì un nuova devastazione a opera delle masnade di Niccolò Piccinino, al soldo dei Visconti di Milano. Nel 1509 i fiorentini decisero di smantellare le mura ormai inservibili, di cui oggi rimangono pochi resti.

La Torre dell’Orologio di Piazza Tarlati e la vicina la Porta dei Fabbri ricordano il glorioso medioevo bibbienese, mentre il resto degli edifici principali, come Palazzo Dovizi, venne eretto a partire dal Cinquecento, secolo di rinascita del luogo. A Palazzo Niccolini si trovano la sede comunale e il Museo Archeologico del Casentino “Piero Albertoni”, che ripercorre la storia della valle attraverso reperti che vanno dalla Preistoria al Medioevo.

Tra gli edifici religiosi la Propositura dei SS. Ippolito e Donato è la principale chiesa del centro storico e sorge dove era la cappella del castello tarlatesco, consacrata nel 1314. Al suo interno sono custodite importanti opere che vanno dal XIII al XVII secolo. In via Berni è ubicato l’Oratorio di San Francesco, fatto costruire in stile barocco dalla Compagnia delle Sacre Stimmate a partire dal 1736. In via Dovizi si trova invece la Chiesa di San Lorenzo, con l’omonimo convento quattrocentesco adiacente.

Il Santuario di Santa Maria del Sasso, a un chilometro da Bibbiena, sorge sul luogo dove avvenne un’apparizione della Madonna a una bambina, il 23 giugno 1347. L’edificio rinascimentale, ricco di opere, fu progettato da Giuliano da Maiano a partire dal 1486. Nella cripta si trova il masso legato al miracolo.

Nel territorio bibbienese tanti posti meritano di essere visitati. A Contra si trova la Chiesa di San Giorgio documentata dall’XI secolo. A Gressa si può ammirare il castello appartenuto fin dall’XI secolo ai vescovi di Arezzo, che comprendeva anche la Chiesa di San Jacopo. A Terrossola la Chiesa di San Matteo e San Bartolomeo custodisce una “Sacra conversazione” di Bernardo di Stefano Rosselli del 1497.

Soci è il principale centro produttivo bibbienese, sviluppatosi dopo l’apertura nel 1848 di un grande lanificio. In origine ospitava un castello medievale già presente agli inizi dell’XI secolo, di cui rimane una torre. La vicina Villa La Mausolea è una delle dimore più famose del Casentino. Fu fatta costruire dai monaci camaldolesi tra il 1494 e il 1496 come rifugio per i pellegrini o per i monaci anziani. A metà Seicento venne distrutta e poi ricostruita nel 1682.

Proseguendo verso il Passo dei Mandrioli e la Romagna si giunge a Partina, dove si ammirano il castello dell’XI secolo, ricostruito in stile neomedievale nel Novecento, la Chiesa di San Biagio, nata come oratorio ma elevata a pieve nel corso del  Settecento, e i resti dell’antica Pieve di Santa Maria Assunta, documentata dal 1005 e ricordata come una delle pievi casentinesi più importanti, sorta al posto di una chiesa di origine longobarda, che a sua volta nasceva sui resti di una domus romana. Nel Settecento perse il suo titolo e venne sconsacrata. Oggi è inglobata in una colonica.

Non lontano da Camaldoli si trova Serravalle, dove nel 1188 il vescovo di Arezzo Amedeo, l’abate di Prataglia Guglielmo e il signorotto locale Giuseppe da Marciano fece costruire un possente castello sulla vetta di uno sperone roccioso, da cui poteva essere controllata la viabilità verso la Romagna e il fondovalle casentinese. Di quel luogo rimane una possente torre realizzata nel Trecento, durante un ammodernamento del fortilizio.

Torre dell’Orologio in piazza Tarlati

Torre dell’Orologio

Bibbiena

Santuario Santa Maria del Sasso

Santuario Santa Maria del Sasso

Santuario Santa Maria del Sasso

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