Inaugurato nel 2013, Il Piccolo museo del diario si trova nel cinquecentesco Palazzo Pretorio di Pieve Santo Stefano, soprannominata “Città del diario”. La sua caratteristica è quella di avere un percorso multisensoriale e interattivo nato per raccontare, attraverso testi digitalizzati, l’Archivio Diaristico Nazionale fondato nel 1984 dal giornalista Saverio Tutino e tutte le testimonianze autobiografiche che esso conserva.
Il Piccolo Museo del Diario, attraverso un itinerario innovativo, porta il visitatore a scoprire la storia d’Italia da un punto di vista inedito, quello delle persone comuni. Migliaia di testi autobiografici, epistolari, memorie, diari, liberamente donati dai cittadini e tutti consultabili nell’archivio, che da storie singole e personali diventano storie collettive e universali.
La raccolta si è formata nel corso negli anni, grazie soprattutto agli scritti giunti con il “Premio Pieve – Saverio Tutino” dedicato a diari, memorie e epistolari inediti. Per iniziativa del Comune di Pieve Santo Stefano è stata istituita anche la Fondazione Archivio Diaristico Nazionale.
Tra i tesori che si possono ammirare nel museo, al quale è stata dedicata una apposita sala, c’è il “Lenzuolo di Clelia Marchi”, ovvero un lenzuolo del corredo largo più di due metri dove una contadina del mantovano decise di raccontare la storia della sua vita nei campi e il grande amore per il defunto marito Anteo.
Un altro luogo speciale del museo è la sala dedicata all’autobiografia “Terra Matta” di Vincenzo Rabito, un cantoniere ragusano semi analfabeta che racconta se stesso il suo secolo, il Novecento, attraverso fogli a quadretti scolpiti da una Olivetti Lettera 22. Un’opera tra italiano e dialetto, piena di neologismi, che stupisce per arguzia e densità di narrazione.
Il Piccolo museo del diario, ispirato al volume “Il paese dei diari” di Mario Perrotta del 2009, è stato progettato da Dotdotdot, studio multidisciplinare di Milano che all’interno delle quattro sale museali ha installato e programmato numerosi dispositivi elettronici, armonizzando tutte le tecnologie necessarie al funzionamento di molteplici elementi audio e video, sensori, microcontroller, luci, proiettori e computer.
Le voci intense e profonde di attori come Marco Baliani, Andrea Biagiotti, Tommaso Bocconi, Matteo Caccia, Grazia Cappelletti, Diego Dalla Casa, Marco Paolini, Mario Perrotta, Paola Roscioli e Maya Sansa raccontano ai visitatori alcune delle storie più belle tra quelle racchiuse nell’archivio.
Dalla sua apertura, il Piccolo museo del diario di Pieve Santo Stefano ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nel 2014 venne indicato dall’Anmli come uno dei sei musei italiani con le esperienze più innovative. Nel 2016 fu dichiarato museo di rilevanza regionale dalla Regione Toscana ed entrò a far parte della rete dei Musei della Valtiberina Toscana e dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei. Nel 2020 venne inserito nella mappa dei Musei Letterari e di Musicisti di Icom Italia e nel 2021 nella rete dei Civic Places.