Montevarchi

Centro più importante del Valdarno Superiore, Montevarchi occupa parte di un grande bacino lacustre preistorico prossimo alle colline che dividono la vallata dal Chianti senese.

La sua collocazione strategica al confine tra le diocesi di Arezzo e Fiesole, lungo i percorsi che nel medioevo collegavano Arezzo a Firenze e Siena, portò alla nascita nell’XI secolo di un castello sull’odierno colle dei Cappuccini per volontà dei Marchesi Bourbon del Monte Santa Maria, a protezione del vicino colle della Ginestra dove si trovava un ospedale per i pellegrini voluto dal vescovo di Arezzo Elemperto. Nello stesso luogo esisteva fin dal VII secolo il Monastero di Sant’Angelo. Oggi al posto dell’antico complesso monastico sorgono la Chiesa di Santa Croce e la Ginestra Fabbrica della Conoscenza, polo culturale comunale.

Nel XII secolo Montevarchi finì sotto il controllo dei Conti Guidi, che favorirono lo sviluppo di un mercatale, venduto nel 1254 a Firenze assieme al castello. Dopo essere stato potenziato, il fortilizio divenne così un avamposto fiorentino contro Arezzo assieme alle cosiddette “terre nuove”, città fortificate costruite ex novo da Firenze. Dapprima con la Repubblica Fiorentina e in seguito sotto il Granducato di Toscana, il centro valdarnese sviluppò la sua vocazione per la raccolta e lo smistamento di prodotti come cereali, lino e canapa e dal Settecento fu importante come distretto per la produzione di cappelli e la lavorazione della pelle.

In Piazza Varchi, affiancati, si trovano i due principali edifici montevarchini. Il trecentesco Palazzo del Podestà è sede del municipio e luogo di eventi espositivi. La Chiesa di San Lorenzo, elevata a collegiata nel 1561, fu costruita invece tra la seconda metà del Duecento e la prima metà del Trecento in forme tardo romaniche. Tra il 1490 e il 1499 venne realizzato al suo interno il cosiddetto Tempietto robbiano, ovvero una cappella impreziosita da terrecotte invetriate di Andrea della Robbia per custodire la reliquia del Sacro Latte. Tra il 1706 e il 1722 la chiesa fu ampliata e rifatta in stile barocco, che portò alla rimozione del tempietto, oggi visibile nel vicino Museo d’Arte Sacra della Collegiata assieme a sculture, dipinti, arredi sacri e oggetti d’oreficeria di grande valore.

Un ambiente museale è stato ricavato anche all’interno del Cassero, che faceva parte delle fortificazioni del XIII secolo. Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento è un centro di documentazione sull’arte plastica quasi unico nel suo genere.

A proposito di musei, il Museo Paleontologico di Montevarchi fu aperto al pubblico nel 1829. Nelle sue sale viene raccontata la storia naturale del Valdarno Superiore attraverso gli straordinari resti della fauna che popolò la valle a partire da tre milioni di anni fa. Da alcuni anni la sezione paleontologica è stata affiancata da quella archeologica, che approfondisce anche la presenza etrusca e romana in area valdarnese.

Il museo ha sede nel trecentesco Convento di San Ludovico di via Poggio Bracciolini, soppresso nel 1808, che nel 1821 fu assegnato alla Propositura di Sant’Adrea a Cennano. Nel 1889 una parte del complesso conventuale fu scorporata e ceduta, assieme allo splendido chiostro rinascimentale del 1471, all’Accademia Valdarnese del Poggio per ospitarne la sede, la biblioteca e la collezione paleontologica.

Fuori dal centro storico si trovano due edifici sacri realizzati nel Seicento per accogliere due affreschi staccati da tabernacoli perché ritenuti miracolosi. La Chiesa di Santa Maria al Giglio custodisce la “Madonna del Ponte” attribuita a Luberto da Montevarchi, mentre la Chiesa di Santa Maria delle Grazie accoglie una “Sacra famiglia” di scuola fiorentina.

Per gli amanti degli stili architettonici che si affermarono nel Novecento, Villa Masini, conclusa nel 1927, è una delle più celebri mescolanze di liberty, art déco e stile eclettico della provincia di Arezzo. Fu uno dei set del film oscar “La vita è bella” di Roberto Benigni.

Nel circondario si possono visitare le località suddivise con il territorio comunale di Bucine, ovvero Mercatale-Torre con i resti di una cittadella fortificata medievale e la popolosa Levane, sorta sulla riva destra del torrente Ambra come borgo dello scomparso Castello di Leona. Affacciata sulle colline del Chianti è infine la frazione panoramica di Moncioni.

Piazza Varchi

Palazzo del Podestà

Collegiata di San Lorenzo

Collegiata di San Lorenzo

Tempietto di Andrea della Robbia (1490-1499), Museo d’Arte Sacra della Collegiata

Chiesa di Santa Maria al Giglio

Sullo sfondo il Palazzo delle Imposte, in origine Palazzo Littorio costruito tra il 1937 e il 1939

Una veduta del centro storico sullo sfondo la Collegiata di San Lorenzo

Il Cassero

Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento

Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento

Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento

Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento

Museo Paleontologico

Museo Paleontologico

Museo Paleontologico

Villa Masini, originale connubio di liberty, art déco e stile eclettico (1927)

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