Colli Aretini

La Valdichiana e le vie degli Etruschi

La Val di Chiana è una delle quattro vallate che circondano Arezzo. La vallata è formata da una pianura fertile, sfruttata intensamente da etruschi e romani, che in epoca medievale andò incontro a un progressivo impaludamento.  Per questo motivo le dolci colline che la circondano accolgono cittadine e borghi, cresciuti più in alto sia per motivi difensivi, sia per stare lontano dalle zone insalubri. Dal XVI cominciarono le opere di bonifica, che restituirono all’agricoltura i terreni. Oggi quei luoghi panoramici sono un patrimonio inestimabile d’arte, storia e bellezza.

Tra antichi borghi e dolci colline

Una valle fertile e rigogliosa

Vista dall’alto la Val di Chiana si presenta come un grande giardino plasmato attraverso i secoli dalla natura e dall’uomo, che per questo territorio hanno saputo lavorare fianco a fianco. La parte più ampia della vallata ricade nel territorio aretino e comprende alcuni dei borghi più belli della Toscana, tutti insediamenti di origini antiche e ricchi di tesori, che nel medioevo assunsero l’aspetto odierno. Cortona, Castiglion Fiorentino, Foiano della Chiana, Lucignano, Monte San Savino, Marciano della Chiana e Civitella in Val di Chiana sono i comuni di riferimento.

“Una magnifica pianura”

“Facevo questa osservazione in vicinanza di Arezzo, dove si stende una magnifica pianura. Non è possibile vedere campi più belli; non vi ha una gola di terreno la quale non sia lavorata alla perfezione, preparata alla seminazione.”

“Viaggio in Italia” di J.W. Goethe

La Val di Chiana, ricordata come Clanis Aretinum da Plinio il Vecchio, si estende per 104 chilometri da Arezzo a Orvieto. È solcata dal Canale Maestro della Chiana in direzione nord, dove a Ponte Buriano si riversa nel fiume Arno. Nell’epoca romana le acque defluivano invece in direzione opposta verso il Tevere tramite il fiume Clanis. Gli Etruschi furono i primi ad attuare degli interventi per regolare le acque, così da rendere coltivabili i terreni e navigabile l’antico fiume. La valle fu mantenuta a lungo talmente fertile e produttiva da essere ricordata come “granaio dell’Etruria”. In epoca medievale le acque cominciarono a ristagnare, impaludando la zona, finché i lavori di bonifica dal XVI al XIX secolo prosciugarono le paludi e cambiarono il corso del fiume.

Un viaggio tra storia e natura

Un itineario tra le città etrusche più importanti della storia

Un itinerario che collega Arezzo, Cortona e Chiusi, tre delle dodici lucumonie etrusche, città stato federate. Partendo dalle tracce lasciate dall’antico popolo nel centro storico di Arezzo o custodite nel Museo Nazionale Archeologico Gaio Cilnio Mecenate, si può raggiungere Cortona, per visitare i capolavori del MAEC e un parco archeologico diffuso con undici siti, per concludere il percorso a Chiusi, con il misterioso Labirinto di Porsenna ed il Museo Archeologico Nazionale di Chiusi.

Uno dei monasteri più antichi del territorio aretino

Monastero benedettino tra i più antichi e influenti del medioevo in Val di Chiana, l’Abbazia di Santa Maria a Farneta visse il suo massimo periodo di splendore dal X al XIV secolo. Oggi dell’antico complesso abbaziale sopravvive la preziosa chiesa, con la sua cripta perfettamente conservata, dove si ammirano colonne di vari materiali provenienti da edifici di epoca romana.

Un itineario per conoscere questo animale così pregiato, tra pascoli e allevamenti

La chianina è una razza bovina autoctona dell’Italia centrale, in particolar modo della Val di Chiana, dalle origini molto antiche. Conosciuta da più di duemila anni, citata da Virgilio, Plinio Il Vecchio e altri autori latini, era utilizzata come razza da lavoro da etruschi e romani, ma per il suo candido mantello veniva usata anche nei cortei trionfali e nelle cerimonie sacre. Oggi viene allevata soprattutto per le pregiate carni.

Un percorso ciclopedonale interamente protetto

Itinerario che si sviluppa lungo il Canale Maestro della Chiana, il Sentiero della Bonifica è una pista ciclo-pedonale bidirezionale che unisce Arezzo a Chiusi e interessa dodici comuni, otto in provincia di Arezzo e quattro in quella di Siena, per una lunghezza totale di circa 62 km. Lungo il suo percorso, adatto a tutti, si possono ammirare scorci paesaggistici unici e mirabili opere di ingegneria idraulica.

Un paesaggio unico tra cielo e acqua

Un itinerario sulle sponde del lago tra piccoli borghi e gite in barca verso le sue isole

Bacino lacustre umbro al confine con la Toscana e lago più esteso del Centro Italia, il Trasimeno è incorniciato da dolci colline a eccezione della parte occidentale, che si apre verso la Val di Chiana. I borghi che si trovano lungo le sue rive consentono percorsi unici tra natura e storia. Le sue acque tranquille permettono di svolgere sport acquatici come la canoa e la barca a vela.

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Altri itinerari suggeriti

Il territorio aretino e la Riserva di Ponte Buriano e Penna

In bici, a piedi, a cavallo, in canoa o facendo rafting: sono tanti i modi in cui si può vivere il territorio nei dintorni di Arezzo. In mezzo a colline ricoperte di olivi e vigneti, lungo le rive dell’Arno, qui la natura è davvero bellissima e permette esperienze che altrove sarebbero impensabili.

Medioevo e Rinascimento ad Arezzo e nelle sue vallate

Dai castelli del Casentino, alle roccaforti della Val di Chiana, fino ai borghi fortificati della Valtiberina. Tanti luoghi pieni di fascino, in cui il medioevo mistico delle pievi e cruento delle battaglie tra guelfi e ghibellini lasciò a un certo momento spazio al pensiero umanistico. Prese così il via quel rinnovamento culturale e filosofico che poi segnò il periodo rinascimentale e riempì di nuova luce anche la terra d’Arezzo, regalando i capolavori artistici e architettonici che possiamo ancora ammirare.