I cinque luoghi più instagrammabili di Arezzo

di Francesco Del Siena

Ormai non ci sorprende più, in un’epoca digitale, come in vacanza si cerchi la location più adatta per scattare una foto indimenticabile e postarla su Instagram. 

Si va alla ricerca degli angoli nascosti e di location mozzafiato, quelle che quando appaiono nel feed di Instagram dei follower generano reaction immediate e messaggi di apprezzamento in direct.

Lo scopo di una vacanza è tagliare i ponti con la quotidianità e vivere una realtà alternativa, anche se per poco. In verità, esiste una seconda prospettiva: la condivisione delle proprie emozioni e l’idea di trasmetterle tramite i social potrebbe anche arricchire l’esperienza.

Ma come cerchiamo l’ispirazione giusta? Ci lasciamo ispirare dei profili degli influencer per trovare l’angolatura giusta? Studi il tuo outfit e tua posa migliore in base agli angoli che vorrai immortalare? 

Vediamo dunque quali sono le cinque cose più Instagrammabili di Arezzo (ma in generale da condividere sui social). 

Piazza Grande

In Piazza Grande si incontrano il Medioevo, con la Torre dei Lappoli e l’abside romanica di Santa Maria della Pieve, il Quattrocento, con il Palazzo della Fraternità dei Laici caratterizzato dalla facciata gotica e dalla lunetta rinascimentale e, a sovrastare la piazza, il Cinquecento, con le celebri Logge progettate dall’architetto aretino Giorgio Vasari.

Piazza grande

Duomo

Il Duomo di Arezzo, per il suo slanciato stile gotico, per il suo alto campanile, per il punto dove è collocato è il primo edificio che colpisce l’attenzione di che arriva ad Arezzo da qualunque direzione.

E’ diviso in tre ampie navate. Spiccano per bellezza le vetrate colorate di Guillame de Marcillat e la Maddalena di Piero della Francesca dipinta nel 1465.

L’acquedotto Vasariano

Questa straordinaria opera idraulica, anche se prende il nome dal grande genio aretino del Cinquecento, fu progettata dall’architetto fiorentino Raffaele Pagni e portata a termine tra il 1602 e il 1603, tenendo conto presumibilmente delle indicazioni che aveva fornito in precedenza il Vasari.

Per mettere in collegamento l’acquedotto e la città, e permettere all’acqua di scorrere sempre allo stesso livello, nell’avvallamento prima del colle di San Donato furono realizzati degli archi in serie che ricordano le spettacolari infrastrutture idrauliche di epoca romana.

Parco Il Prato

Una volta arrivati nel punto più alto della città vi consiglio una piccola sosta nel verde brillante e ordinato del parco Il Prato. Si trova a poca distanza dal Duomo e dalla Pieve di Santa Maria. Al suo interno si può ammirare, in marmo bianco, il più grande monumento dedicato a Petrarca (che ricordiamo essere nato proprio ad Arezzo nel 1304), realizzata nel 1928. 

Questa è un’imponente opera avvolta dal verde, alle cui spalle si nasconde la piccola salita che porta ai resti della Fortezza Medicea. 

Piazza Guido Monaco

Da uno dei tanti palazzi, posti alle spalle della Stazione Ferroviara, in Piazza Guido Monaco si può ammirare uno degli scorci più caratteristici di Arezzo.

In primo piano troviamo la rotatoria  al cui interno si trova una piccola area verde nel centro della quale “domina” il monumento a Guido Monaco qui posto nel 1882 e nello sfondo si possono cogliere i tanti campanili della città.