Con questa edizione, Kilowatt Festival vuole celebrare la pazienza di artisti, tecnici, organizzatori, amministrativi, addetti alla comunicazione, volontari e anche spettatori, che hanno tenuto vivi il teatro, la danza, il circo e la musica, proprio quando sembrava impossibile. Come ci spiega Luca Ricci, ideatore e direttore artistico di Kilowatt festival, “il titolo da cui partiamo, questa fervida pazienza, vuole raccontare l’attesa che tutti noi abbiamo sperimentato in questo anno e mezzo e la volontà di non stare fermi e mettere alla prova la creatività, pur nelle difficoltà del momento”.
Il programma si divide in tantissimi appuntamenti giornalieri ricchi di nuove traiettorie e possibilità.
Dall’omaggio ai padrini Scimone Sframeli (venerdì 16 e sabato 17), passando per una selezione della più interessante scena internazionale, tra cui Marion Siéfert (sabato 17), Gurshad Shaheman (lunedì 19), Shanna May Breen, Luke Casserly (sabato 17), Marleen Scholten (martedì 20), e ancora la danza di Linda Hayford (domenica 18), Lois Alexander (lunedì 19) e Arno Schuitemaker (martedì 20), per chiudere con Eric Arnal-Burtschy (sabato 24).
Tanto teatro, tra cui Luigi D’Elia e Francesco Niccolini (venerdì 16) con Non abbiate paura, sugli sbarchi a Brindisi del 1991 di migliaia di cittadini albanesi in fuga, e ancora Francesca Sarteanesi (domenica 18), Renda-Cordella al debutto con La rivolta dei brutti (giovedì 22) e Sotterraneo con Atlante linguistico della Pangea (venerdì 23). Da InBox arriva Arturo di Nardinocchi / Matcovich (sabato 17), mentre Babel Crew ci riporta al 2001, a Genova, con GiOtto (martedì 20). A Giuliano Scarpinato il compito di guidarci nel delicato mondo dei primi approcci sessuali con A+A storia di una prima volta (martedì 20). Chiudono il festival, sabato 24 luglio, il debutto di Daniele Turconi con Gianluca, Lisa Ferlazzo Natoli con L’amore del cuore dell’autrice inglese cult Caryl Churchill e la grande festa di Andrea Cosentino che ci trascinerà in Piazza Torre di Berta con Fake Folk, alla riconquista degli spazi urbani e del folklore attraverso le nuove tecnologie.
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