Nel verde della campagna aretina ci sono ancora oggi tanti pastori e contadini che vivono e producono il formaggio come si faceva una volta. Una lavorazione artigianale fatta con le mani e il giusto tempo, una pratica antica che potrai imparare mettendoti alla prova nella preparazione del vero pecorino toscano.
L’avventura inizia con una visita della fattoria per incontrare i veri padroni di casa, gli animali. Galline, galli, oche, anatre e le grandi protagoniste: le pecore. Senti il tempo rallentare, i suoni e i colori della natura scandire i ritmi della giornata. Terminata la visita, tutti in laboratorio con le mani in pasta, per scoprire gli antichi segreti della produzione e dell’invecchiamento del Pecorino, formaggio tipico toscano fatto con il latte di pecora. Sapevi che nelle nostre campagne vengono prodotti tre tipi di formaggio? Raviggiolo, pecorino e ricotta. Un’esperienza dedicata ai sapori toscani autentici che si chiuderà con la degustazione delle bruschette toscane, dei pecorini, della pasta fatta in casa e della ricotta con la marmellata. Il tutto accompagnato da un buon
vino.
Ecco che d’improvviso la frenesia si cancella per lasciare spazio ad un vivere ed un assaporare lenti, dove prendersi il giusto tempo per fare e vedere è un balsamo per il corpo e per l’anima. Dove il contatto umano e con la natura, insieme, ravvivano le energie.
Conosci tutti i formaggi del “caciaio”?
Il Pecorino Toscano ha origini antichissime. Già gli Etruschi nel VII secolo a.C producevano questo formaggio. Oggi il Pecorino toscano è un prodotto DOP, di origine protetta, che prende forma unendo il latte di pecora al caglio di vitello.
Il raviggiolo è un formaggio fresco di pecora che ha origini toscane antichissime, la cui produzione è diventata molto rara. Ha una pasta tenerissima, il colore bianco latte e il sapore dolcemente delicato, un po’ burroso. Per prepararlo si aggiunge al latte il caglio e si lascia coagulare per poco tempo, poi, senza rompere la cagliata si fa scolare su stuoie o canestri di vimini o tra foglie di felce. E’ una vera specialità contadina che si consuma freschissima e si prepara solo nei mesi che vanno da ottobre a marzo.
La ricotta è un latticino dal sapore dolce che in Toscana si prepara sin dalla notte dei tempi e si consuma freschissimo. Si prepara riscaldando il siero del latte con limone o rametti di fico che, grazie alla linfa contenuta, riescono a cagliare il latte ottenendo la ricotta.
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