Si sa, dopo le fatiche da esploratore nei fitti boschi dell’Alpe, in cammino tra cascate e ruscelli di montagna, viene sempre un certo languorino. Così, dopo aver scoperto la natura e gli animali del bosco, dopo aver visitato le chiese di Badia Tedalda ed essersi innamorati della bellezza delle ceramiche robbiane del Rinascimento, arriva il momento di dedicarsi alla scoperta di nuovi sapori, quelli della cucina toscana di montagna.
A Badia Tedalda e in tutta l’Alpe della Luna la terra e il bosco sanno come farsi apprezzare. Qui è dove si mangia ancora genuino e i sapori di una volta sono ancora i sapori di oggi e gli ingredienti sono quelli delle aziende agricole locali, trasformati dalle sapienti mani delle donne e degli uomini di paese.
Non ti resta che seguire il ritmo del palato e intraprendere una via variopinta di sapori e profumi. Dove la pasta è ancora rigorosamente fatta a mano, tagliatelle, ravioli di ricotta ed erbe di campo – e i sughi cuociono sul fuoco del camino o della stufa sui cocci di terracotta.
Tavole imbandite in locande, osterie e agriturismi dove gustare funghi porcini e prugnoli, pregiato tartufo bianco, raveggiolo, ricotte e pecorini, cacciagione, arrosti e bistecca di Chianina. Senza scordare il re della cucina dell’Alpe: il tortello di patate.