Alla scoperta delle spettacolari testimonianze etrusche e romane del cortonese sui sentieri trekking e ciclabili del MAEC
Le testimonianza del passato sono tante ma c’è un percorso unico, una mappa del territorio tracciata dal MAEC, il Museo dell’Accademia Etrusca di Cortona (link), che riunisce i sentieri e i siti diffusi all’interno del Comune di Cortona.
Partendo dalla città di Cortona il passato etrusco è ben visibile, a partire dalle grandi mura, insieme alla porta bifora, e alle strutture sotterranee: l’arco a volta di palazzo Cerulli Diligenti, la volta a botte di via Guelfa e il muro etrusco di palazzo Casali; della dominazione dei Romani resta l’acquedotto con le rare condutture in cocciopesto nei pressi di porta Montanina e la cisterna dei “Bagni di Bacco” accanto alla chiesa di S. Antonio.
Fuori da Cortona la pianura i “meloni”, custodisce tumuli etruschi di età arcaica: quello di Camucia e due nei pressi della località Sodo.
Per la sua bellezza e per l’architettura orientalizzante il tumulo II del Sodo, con la sua spettacolare gradinata-terrazza decorata è unico al mondo. Ma non è l’unico sito mozzafiato del parco. Camminando tra gli ulivi secolari di queste colline si raggiungono la tanella di Pitagora, la tanella Angori e la tomba di Mezzavia. Per gli amanti dell’archeo-trekking, proprio sopra questa area è stato da poco recuperato nella montagna cortonese, un fitto reticolo di strade di pietra del periodo romano. Sul versante del monte di Cortona che dà sul Lago Trasimeno i resti della bellissima villa tardo repubblicana e imperiale di Ossaia.
Per innamorarsi ancora della Toscana e del suo affascinante passato. Da scoprire passo dopo passo grazie alla mappa del Parco Archeologico del MAEC.
Maec
Via Guelfa
Il Sodo
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