Quanto può farci sentire piccoli la natura? Quanto riesce a meravigliarci con la sua magnificenza e insieme semplicità? Il paesaggio delle Balze è tutto questo e molto altro: è un luogo magico, unico al mondo, perfetto per tutti i viaggiatori alla ricerca di un’immersione nella natura, lasciare che il tempo rallenti e la meraviglia pervada gli animi.
Wow è decisamente la parola giusta per questo paesaggio fuori da ogni canone e aspettativa quando immaginiamo la campagna toscana. Un posto da sogno, per esploratori curiosi, pronti a instagrammare l’attimo perfetto ed i luoghi più segreti e preziosi.
Come gemme dalle mille sfumature, scopri le formazioni rocciose delle Balze lungo il Sentiero dell’Acqua zolfina, un sentiero ad anello, già segnalato dal CAI in cui è possibile scoprire questi scorci di Valdarno e la meravigliosa campagna toscana in cui si trovano. Un percorso che saprà portarti in una nuova storia, in un contesto senza tempo che parrà un’avventura da favola. 6 km di scenari unici. Il punto di partenza è poco fuori le mura del borgo di Castelfranco di Sopra, nei pressi dell’ufficio postale. Da qui parte il cammino sulla strada bianca che porta alla scoperta di queste ancestrali guglie gialle che esplodono fuori dal terreno.
Si attraversa il bosco verso il Borro delle Fossate, si prosegue costeggiando i campi dorati e le vigne, qui il percorso arriva ad un bivio in cui è possibile tornare verso la strada provinciale di Botriolo oppure proseguire nella seconda parte del tracciato. Proseguendo si arriva all’Agriturismo-Osteria “Le Balze” dove c’è la possibilità di fare una deviazione sul sentiero CAI 51 e salire fino al borgo di Piantravigne da dove il panorama sulle balze è davvero impareggiabile: un alternarsi di guglie, come dall’alto di un canyon, si aprirà dinnanzi ai tuoi occhi.
Proseguendo nel percorso ad anello del Sentiero dell’Acqua Zolfina la vallata si restringe, il sentiero diventa salita e costeggia il frastagliato borro dell’acqua zolfina, riconoscibile subito dall’odore di zolfo. Tra le varie macchie di vegetazione spuntano ancora piccole guglie di Balze e il corso d’acqua è bianco opaco proprio grazie alle sostanze sulfuree.
L’ultimo tratto della camminata è quello più in salita, anche se non troppo impegnativo, e porta sulla strada dei Setteponti in direzione dell’antica Badia a Soffena e quindi di nuovo al punto di partenza.
Torni così al mondo ordinario, ma porti con te il ricordo di un’esperienza indimenticabile, la traccia di un passato preistorico che resiste intatto oggi, e vive in tutta la sua bellezza, capace di trasportarti in una dimensione senza tempo.
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