Arezzo e i luoghi di Fosca Innocenti

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Se volete rivivere le scene della fiction Fosca Innocenti, respirare l’atmosfera della città toscana dove Fosca e Cosimo si sono innamorati o anche soltanto scovare i luoghi dove si sono consumati i più efferati delitti di cronaca risolti dalla nostra amata vice questore di Arezzo, non vi resta che venire a scoprire questa bellissima città con un itinerario che vi saprà emozionare.

Il punto di partenza del nostro viaggio è il Parcheggio Pietri, uno degli accessi più comodi al centro storico, dove potrete lasciare l’auto ed immergervi immediatamente nel momento in cui Barbieri viene aggredito da Simone.

Da qui, una leggera salita ci conduce a Porta Pozzuolo, una delle porte nelle cinta muraria della città, ed alla suggestiva Piazza San Domenico che da secoli incornicia la monumentale chiesa omonima. La Basilica di San Domenico ci riporta subito alla mente Don Rocco, la sua storia e… la sua morte violenta.  Prendetevi del tempo per ammirare questo bellissimo scorcio di Arezzo, un po’ nascosto forse, ma proprio per questo ricco di fascino. All’interno, troverete la semplicità di una chiesa domenicana, unita alla bellezza di affreschi medievali, altari e statue trecentesche e, a campeggiare su tutto, il magnifico Crocifisso dipinto realizzato dal grande Cimabue, il maestro di Giotto tra il 1268 e il 1271.

Il nostro itinerario prosegue poi lungo via di Sasso Verde – strano nome per una strada, certo, ma così trasformato dagli aretini nei secoli perché il nome originario Sachsen Ward che indicava il corpo di guardia sassone, era per loro impronunciabile – fino alla statua in marmo candido raffigurante il Granduca Ferdinando III Asburgo-Lorena, di fronte al quale svoltiamo a sinistra in via Ricasoli fino a raggiungere Piazza della Libertà. Questa piazza, insieme a Piazza Duomo, rappresentano il cuore della città. Da un lato, si innalza maestosa, la gotica Cattedrale di Arezzo, dedicata ai Santi Pietro e Donato; dall’altro il monumentale Palazzo dei Priori, sede trecentesca degli uffici del Comune. Proprio il portone all’angolo del Palazzo Comunale, sede dell’esposizione museale I Colori della Giostra, ci riporta alla nostra fiction ed in particolare alla rapina e alla sparatoria avvenute in banca e…alla morte di Ricky, il senzatetto. 

Visitate con calma questi luoghi situati sulla sommità della collina di Arezzo, a partire dalla Cattedrale con le sue magnifiche vetrate, il bellissimo affresco di Piero della Francesca raffigurante S. Maria Maddalena o, ancora, le terrecotte di Andrea della Robbia e le monumentali tele di Pietro Benvenuti nella Cappella della Madonna del Conforto. Se volete assaporare il vero spirito aretino, non lasciatevi scappare neanche il Museo dedicato alla Giostra del Saracino, la rievocazione storica più importante della città.

Proseguiamo poi verso Corso Italia, la strada più importante del centro storico, fino a giungere in Piazza Grande, l’altro cuore pulsante di Arezzo. Piazza della Fiera Antiquaria, della Giostra del Saracino e di tutti gli eventi più sentiti dagli aretini. Annoverata tra le piazze più belle d’Italia, Piazza Grande – con le magnifiche Logge di Vasari, le Case-Torre Cofani e Lappoli, l’abside della Pieve di Santa Maria, il pozzo di piazza e l’incantevole facciata del Palazzetto di Fraternita con il suo orologio astronomico del ‘500 ancora funzionante – è un luogo davvero magico, dove stili di tutte le epoche si fondono per dare vita ad un’atmosfera unica.

Non è un caso che proprio Piazza Grande sia stata scelta per la fiction, come cornice al Commissariato di Polizia di Arezzo, il cui ingresso è rappresentato dal maestoso portone con elegante scalinata del Palazzo di Fraternita. 

Per lasciare la piazza, prendiamo via di Seteria, antica e stretta strada medievale, il cui nome ci ricorda la vocazione delle antiche botteghe che qui vendevano stoffe pregiate. Sulla sinistra incontriamo l’Enoteca di Cosimo, dove alla fine della giornata, Fosca si concede un bicchiere di Chianti con il suo migliore amico.

In fondo alla strada, ci immettiamo di nuovo nel Corso Italia. Se avete un po’ di tempo, prima di svoltare a sinistra, vi consiglio di entrare nella Pieve di Santa Maria, la chiesa più antica del centro storico, la cui facciata – da sola – è già un’opera d’arte imperdibile. Documentata già dal 1008, poi ricostruita in forme romaniche nel corso del XII secolo, presenta una decorazione a colonne tutte diverse l’una dall’altra che richiama lo stile lucchese-pisano, ed un Ciclo dei Mesi in perfetto stato di conservazione. Impressionante il massiccio campanile, la cosiddetta Torre dalle cento buche, che con la sua mole contribuisce alla stabilità dell’intero edificio. All’interno, l’architettura è maestosa con la tipica struttura delle chiese romaniche, dove l’antico altare è sopraelevato e, al di sotto, si trova la cripta.

Scendiamo lungo il Corso Italia fino all’incrocio con via Cavour. Qui svoltiamo a destra fino a Piazza San Francesco e alla sua gotica chiesa, divenuta famosa perché al suo interno è possibile ammirare il capolavoro di Piero della Francesca, il ciclo pittorico La Leggenda della Vera Croce che ne decora tutta la cappella maggiore, la cosiddetta Cappella Bacci. Proprio di fronte alla chiesa, troviamo il Caffè dei Costanti, caffè storico di Arezzo nonché sede dell’omonima Accademia dei nobili ed alto-borghesi aretini tra il 1804 e il 1872, il Gran Café nella fiction.  

In fondo alla piazza, lungo via Guido Monaco, troviamo il Teatro Petrarca, gioiello ottocentesco e motivo di orgoglio per la città di Arezzo, dove Fosca e Marcello, all’uscita dal teatro…si baciano. 

Questo itinerario attraverso i luoghi della fiction Fosca Innocenti vi trasporterà in una Arezzo inedita, dove antico ed attuale si rincorrono e si fondono insieme. 

Lasciatevi trasportare dalle vostre sensazioni e godetevi il viaggio.

Credits: Banijay Studios Italy, foto di Cristina di Paolo Antonio

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