Cosa vedere ad Arezzo in due giorni

Se hai deciso di visitare Arezzo in due giorni, devi scegliere fra le tantissime attrattive che questa città ti offre. Il centro storico e le quattro vallate ospitano arte, storia, enogastronomia e tradizioni fantastiche. Eccoti qualche consiglio.

Basilica di San Francesco: primi passi nel cuore della città

Il tuo tour può cominciare da piazza San Francesco. Immaginati la scena. Sei nel centro storico, più o meno a metà della salita che ti porta in cima al colle su cui sorge la città. Sei appena arrivato e cerchi subito qualcosa che ti lasci a bocca aperta. L’istinto ti ha guidato nel posto giusto, perché questa piazza è una vetrina perfetta sull’arte di Arezzo.

Là ti attende un capolavoro di Piero della Francesca. Percorri l’unica navata fino in fondo, dove c’è la Cappella Bacci. Qua l’artista rinascimentale ha dipinto il ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce. Con tre piani di immagini il pittore toscano ti racconta la storia del legno che fu usato per la croce di Cristo

La Leggenda della Vera Croce è un esempio eccelso di arte narrativa. Ammirandolo ti sentirai trasportato in una dimensione in cui simbologie, equilibri e geometrie danno vita ad un risultato ineguagliabile.

La Leggenda della Vera Croce – Chiesa di San Francescp

La Pieve di Santa Maria Assunta, pietre dal fascino intramontabile 

Da via Cavour svolta a sinistra in Corso Italia. Riconoscerai la Pieve di Santa Maria Assunta dalla facciata con tre file di colonne differenti e dal campanile “dalle cento buche”. Un prospetto che ti trascinerà all’interno con l’esca della curiosità.

Dentro verrai accolto da un’atmosfera incantevole, solenne ma non opprimente. In questa architettura di origine medievale predomina la pietra senza decorazioni. Sotto il presbiterio rialzato cambierai soffitto, camminando nella cripta. 

Dietro l’altare, il busto-reliquiario in argento di San Donato, il patrono di Arezzo. Esci dalla Pieve per un’ultima sorpresa: sul retro, ammira l’abside semicircolare abbellito da arcate cieche e colonnine.

Pieve
Riconoscerai la Pieve di Santa Maria Assunta dalla facciata con tre file di colonne differenti e dal campanile “dalle cento buche”

Piazza Grande e le sue meraviglie

Senza quasi accorgertene sei arrivato in Piazza Grande. Luogo di mercato fino agli anni ‘60, poi palcoscenico d’eccezione della Fiera Antiquaria. Due volte all’anno, a giugno e a settembre, qui si svolge la Giostra del Saracino. Piazza Grande è davvero una destinazione imperdibile.

I tesori da scoprire lungo il suo perimetro inclinato sono tanti, le torri medievali, le Logge Vasari, il Palazzo della Fraternita dei Laici. Quest’ultimo edificio ospita un orologio astronomico del Cinquecento tuttora funzionante e un museo interessantissimo. 

Se lo sguardo d’insieme su Piazza Grande ti fa pensare al cinema, non stai prendendo un abbaglio. Qua, come in altri punti di Arezzo, sono state girate alcune scene del film La vita è bella, vincitore di tre Premi Oscar.

Arezzo “in discesa”: la parte bassa del centro storico

Stai per attraversare la città lungo la sua via principale, Corso Italia. Puoi fare shopping o semplicemente goderti lo zig-zag tra le vie e i vicoli dei dintorni. Sono pieni di boutique, negozi artigianali, locali e vetrine intriganti. Uno svago leggero per poi riprendere la tua visita con tre “chicche” di Arezzo, collocate nella parte bassa del centro storico.

All’altezza di piazza San Jacopo, da Corso Italia, imbocca via Anfiteatro. Di lì a poco ti tuffi nell’Arezzo di epoca etrusca e romana. Il Museo Archeologico Nazionale, intitolato al celebre aretino Mecenate, conserva un patrimonio incredibile di reperti riconducibili a queste civiltà del passato. 

Accanto, l’Anfiteatro romano, un sito archeologico di epoca romana costruito nel II secolo d.C. Lo sai che è grande quasi quanto il Colosseo? Le sue dimensioni imponenti ti raccontano degli antichi fasti di Arezzo. Oggi, soprattutto d’estate, qui si tengono eventi e concerti

Ora lasciati guidare oltre l’antico perimetro delle mura cittadine (una combinazione possibile è viale Michelangelo e poi viale Mecenate). Partendo dai Bastioni di Porta Santo Spirito, puoi raggiungere a piedi il Santuario di Santa Maria delle Grazie in una ventina di minuti. 

Superato l’arco del portale hai accesso al prato che circonda la struttura. Davanti ai tuoi occhi c’è il santuario, introdotto da una breve scalinata e un loggiato arioso e signorile, progettati dall’architetto Benedetto da Maiano

Studialo in tutti i suoi dettagli di stile rinascimentale, naso all’insù. È uno spettacolo, vero? Dentro la chiesa troverai pure la Madonna della Misericordia di Parri di Spinello, inserita in un altare realizzato dalla bottega dell’artista Andrea della Robbia.

Splendore tra cinema, arte e poesia

Nel film La vita è bella si vedono alcuni splendidi scorci del centro storico. Che ne dici di dedicare il secondo giorno della tua visita ad Arezzo a un’entusiasmante escursione urbana alla ricerca dei luoghi della pellicola di Roberto Benigni?

Se invece preferisci gli artisti del passato, ricorda che il territorio aretino ha dato i natali a molti personaggi famosi. E a proposito di “vip”, non scordarti che sei nella città di Francesco Petrarca. Questo gigante della letteratura italiana è venuto alla luce nell’edificio che oggi si trova in via dell’Orto, dove c’è pure un museo. Casa Petrarca serba, tra i vari pezzi da collezione, oggetti e materiali legati al grande poeta e una ricca biblioteca.

Quella non è l’unica residenza illustre che può spalancare le sue porte. Nel Museo Casa Vasari approfondirai la figura del suo insigne ex proprietario. Si tratta di Giorgio Vasari, architetto, pittore e biografo di artisti. Il Museo Casa Vasari ti stupirà con spazi magnificamente dipinti, un itinerario fatto di stanze suggestive e un giardino nel quale armonia e quiete ti offriranno una sosta deliziosa.

Il tris finale

Ultimi soltanto in ordine di tempo, tre luoghi strepitosi chiudono l’elenco dei consigli su cosa non perdersi ad Arezzo in due giorni. La Basilica di San Domenico è veramente a un tiro di schioppo dal Museo Casa Vasari. La facciata è asimmetrica e ha un non so che di misterioso

Nei suoi interni sobri la spiritualità si fonde con la bellezza del Crocifisso ligneo di Cimabue che questa chiesa custodisce da quasi 8 secoli. Il Cristo in croce del pittore fiorentino è l’emblema di una svolta epocale nella storia dell’arte. La sofferenza e l’umanità della figura di Gesù sono le caratteristiche che rendono l’opera unica al mondo.

Non puoi poi non varcare le porte del Duomo, un edificio imponente che spicca sullo skyline della città. Visita la Cattedrale e le opere d’arte che questo conserva.  Tecniche, colori, materiali diversi contribuiscono alla sua maestosità e adornano la sua storia secolare. È impossibile descrivere in breve ciò che vedrai nel Duomo di Arezzo. Sappi che potresti uscirne piacevolmente frastornato.

Se il tuo week-end in città è agli sgoccioli, regalati una passeggiata sotto le chiome dei pini marittimi nel parco Il Prato. Non puoi sbagliarti: è l’area verde a lato della Cattedrale. Al centro, in mezzo all’erba, svetta un grosso monumento bianco dedicato a Petrarca. 

Il Prato fa da anticamera alla Fortezza Medicea. Da sopra le antiche e imponenti mura potrai godere di un panorama esclusivo sui dintorni del centro. Una vista che sarà il tuo arrivederci ad Arezzo. Almeno fino alla prossima volta.