Capolona e le sue dolci verdi colline
Proprio dove «l’Arno torce il muso agli aretini», come scrive Dante nella Divina Commedia, sorge Capolona con le sue dolci verdi colline. Un insieme di piccoli borghi e morbidi colli che abbracciano il Pratomagno e arrivano a toccare la sponda destra del fiume. Qui nascono nell’antichità i caratteristici borghi di Vado, Castelluccio, Lorenzano, Caliano, Casella, Bibbiano e il borgo di Santa Margherita. Quest’ultimo prende il nome dalla piccola chiesa a Lei dedicata ed è di origine longobarda.
Proprio Castelluccio ha fatto da cornice al Castello e all’Abbazia di San Gennaro a Campoleone, da cui deriva il nome della stessa Capolona. Gli altri borghi presentano una serie di strutture fortificate riconducibili al sistema difensivo altomedievale. Tra queste spiccano le Torri di Belfiore.
Degna di nota è la Pieve di San Martino sopr’Arno di cui si hanno le prime notizie nell’XI secolo. Dell’edificio romanico originale, resta la suggestiva abside, che sembra esser lì proprio a ricordarci la sua storia millenaria.
Incantevole è Il Santo, piccolo insediamento medievale incastonato sulle dolci colline che sovrastano Capolona, con la sua chiesetta di origine bizantina dedicata a Sant’Apollinare e costruita al tempo del Vescovo Adalberto di origine ravennate.
Ogni singola pietra in questo verde territorio saprà guidarci in un vero e proprio viaggio nel tempo, lasciando spazio solo alla meraviglia. Qui, infatti, tutto scorre con calma. Capolona e i suoi borghi suggestivi sono la destinazione perfetta per uscire dalla frenesia della città. Potrai camminare nel verde e riscoprire il gusto dei sapori della tradizione toscana. Riprenditi il tuo tempo alla scoperta delle meraviglie di un tempo passato. Assapora le sue magiche atmosfere.
Queste colline sono splendenti in ogni stagione, ma marzo è il periodo perfetto per i golosi amanti del tartufo, da gustare nella Mostra Filiera del Tartufo Marzuolo.