Bibbiena – una porta sul Casentino selvaggio
Il paese di Bibbiena è il più grande di tutta la vallata e rappresenta una vera e propria porta sul Casentino selvaggio. E’ un ottimo punto di partenza per chi vuole scoprire le meraviglie naturali del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. Esse sono infatti annoverate tra le foreste più antiche d’Europa e vi si possono ammirare cervi, lupi, caprioli e faggi millenari. La foresta è come un manto boscoso che accoglie la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino e numerosi paesi ricchi di storia. Per non parlare dei suggestivi eremi e monasteri che la costellano, come il complesso dell’Eremo e Monastero di Camaldoli o il Santuario francescano della Verna.
Visitare Bibbiena è come fare un tuffo nel Medioevo e nel Rinascimento toscano. I suoi vicoli stretti e caratteristici, costellati da eleganti palazzi rinascimentali, ci conducono fino a Piazza Tarlati. Qui, sul luogo dove un tempo si ergeva il Cassero, poi Palazzo Vescovile, domina su tutta la vallata l’antica torre in pietra.
Un tempo cappella privata del castello dei Tarlati, signori di Bibbiena e vescovi-conti di Arezzo, di grande suggestione è la Pieve dei Santi Ippolito e Donato. Edificio romanico con elementi gotici che ne testimoniano la millenaria storia. Al suo interno, come in uno scrigno, sono conservati affreschi e opere d’arte di grande pregio databili al XIV e XV secolo.
A breve distanza dalla pieve, s’incontra l’Oratorio di San Francesco, elegante e rarissimo esempio di barocco in Casentino. Infine, vero e proprio gioiello di questa ridente cittadina è il suo raffinato teatro. Il Teatro Dovizi, pur piccolo nelle dimensioni, è infatti considerato uno degli esempi più interessanti di architettura ottocentesca di tutta la valle.
Passeggiare nel centro di Bibbiena è come respirare l’essenza di questa bellissima e verde vallata chiamata Casentino.