I Grandi di Arezzo

Pittura, architettura, musica e poesia si intrecciano per le vie di Arezzo e nelle sue vallate. Gli amanti dell’arte sacra potranno perdersi tra chiese e abbazie in un rimando continuo tra antichità romana, medioevo e rinascimento.

Mecenate e la poetessa romana Sulpicia, Guido d’Arezzo e la notazione musicale, l’eroina medievale Ippolita degli Azzi, il genio di Piero della Francesca, Giorgio Vasari e Michelangelo Buonarroti: nella Terra d’Arezzo la storia delle grandi donne e dei grandi uomini del passato riecheggia ancora oggi. Le tracce in questi luoghi, nei segni del tempo che fu, capaci di plasmare e moltiplicare eterna bellezza. Un viaggio nella storia di Arezzo che si intreccia con la storia di tutti noi. 

Arezzo etrusca e romana vedeva nascere uno dei più grandi personaggi dell’antichità e del mondo della cultura, Gaio Cilnio Mecenate. A questa grande figura etrusca e aretina della Roma Imperiale dobbiamo la nascita del mecenatismo e della valorizzazione e del sostegno dell’arte in tutte le sue forme. A Mecenate Arezzo ha dedicato il suo Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate che raccoglie e racconta le tracce più preziose dell’Arezzo etrusca e romana. Se Arezzo oggi è la città della musica lo dobbiamo a Guido Monaco, l’inventore della notazione musicale e del sistema che portò al pentagramma. Grazie a Guido d’Arezzo la musica colta uscì dalle cattedrali e si avvicinò sempre più alla vita di tutte le persone. Arezzo celebra il suo Guido con Piazza Guido Monaco, che fa da anticamera del centro storico della città, e con il concorso Polifonico Internazionale dove cori da tutto il mondo si esibiscono nelle chiese aretine. Nel Trecento nasceva ad Arezzo Spinello di Luca Spinelli, conosciuto come Spinello Aretino, uno dei più grandi pittori del primo Rinascimento. Ad Arezzo ritroviamo la sua arte nell’affresco della “Annunciazione” sopra il portale di destra della facciata della Chiesa della Santissima Annunziata. Le “chiare fresche e dolci acque” della poesia italiana affondano le radici ad Arezzo che diede i natali a Francesco Petrarca, scrittore, poeta, filosofo, ma soprattutto precursore dell’umanesimo. Nel cuore del centro storico aretino, in via Borgo dell’Orto è possibile ammirare e visitare la casa natale del Petrarca. Oggi la casa del Petrarca è museo e sede dell’Accademia Petrarca di Lettere Arti e Scienze di Arezzo, che celebra la grandezza del poeta. Arezzo deve tanto a Piero della Francesca, matematico ma soprattutto straordinario artista. Il biturgense Piero della Francesca è tra le figure di spicco del Rinascimento italiano. La prospettiva geometrica, l’attenzione alle luci e alle ombre, Piero della Francesca ha lasciato ad Arezzo capolavori inestimabili, dal più celebre ciclo di affreschi "La Leggenda della Vera Croce" conservato all’interno della Basilica di San Francesco, alla Maddalena visibile nella Cattedrale, oltre alla Madonna del Parto custodita a Monterchi e alla Resurrezione di Piero della Francesca in mostra ai Musei Civici di Sansepolcro e definita “l’opera d’arte più bella del mondo” che riuscì a salvare la città dai bombardamenti nella seconda Guerra Mondiale. Arezzo è a tutti gli effetti la città del Vasari. Giorgio Vasari nacque qui e plasmò la sua città regalandogli le più belle espressioni dell’arte e dell’architettura del Cinquecento. Piazza Grande e le Logge Vasari, la Casa Vasari, progettata e affrescata dal maestro, e ancora le sue opere nel Museo di Arte Medievale e Moderna, il suo altare ligneo e gli affreschi nella Badia delle Sante Flora e Lucilla. La terra d’Arezzo ha dato inoltre i natali a Michelangelo Buonarroti e a Caprese Michelangelo c’è il Castello con il Museo Casa Natale di Michelangelo che custodisce la più grande e preziosa raccolta di copie in gesso su originali delle sculture del maestro.

Le orme lasciate dai Grandi hanno tracciato numerosi itinerari, che attraverso un viaggio a cavallo tra varie epoche ne ripercorrono la vita e le opere. Possiamo quindi immergerci nella storia e partire a spasso nella nostra città.

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