Arezzo Etrusca e Romana
Lasciati andare, indietro fino alle antichissime origini.
Lo sfarzo di Arezzo città dell’oro ai tempi degli Etruschi. La gloria dell’età Romana con il suo maestoso anfiteatro. La città e le quattro vallate della Terra d'Arezzo sono piene di tracce del passato, da scoprire immergendosi in siti archeologici, musei e parchi in un viaggio di migliaia di anni fa.
Prima gli Etruschi, civiltà misteriosa di orafi e architetti. Dopo di loro i Romani, i vasi corallini, la figura di Mecenate innamorato della cultura. Benvenuto in una città amata da questi grandi popoli del passato, che la resero ricca e splendida.
Lasciati affascinare dall’età etrusca, che trasformò Arezzo da villaggio di capanne in lucumonia, con la sua prima cinta muraria. A Castelsecco puoi ammirare dall’alto la città contemporanea e, semplicemente voltando lo sguardo, osservare i resti di un incredibile sito archeologico. Come in una caccia al tesoro a distanza di secoli, gli Etruschi hanno disseminato indizi della loro epoca in tutte le vallate aretine, soprattutto in Casentino e in Valdichiana.
La gloria dei Romani invece ti parla dalle pietre di uno degli anfiteatri più grandi d’Etruria, poco meno del Colosseo. A quel tempo risalgono le vie che collegavano la città con Roma e, al di là dell’Appennino, con Rimini. Oggi quei percorsi si intersecano con gli itinerari del trekking, immersi nel verde.
Ma anche dentro e nelle vicinanze del centro storico ci sono strade che ti guidano alla scoperta di meraviglie del periodo romano. Pavimenti, mosaici, colonne, i resti dell’Arezzo che fu ti trasportano in un viaggio unico, indietro nella storia. Destinazione: migliaia di anni fa.
Luoghi
Dai vasi di terra sigillata aretina ai gioielli etruschi, passando per il Cratere di Euphronios con l’effigie della Chimera, il simbolo di Arezzo. Il Museo Archeologico Nazionale Gaio Cilnio Mecenate riunisce oggetti dal valore inestimabile. Lì accanto, l’Anfiteatro romano di Arezzo ti ricorda i giochi gladiatori e le cacce che divertivano le genti d’Etruria, ospitate in quest’arena stupenda.
Sali sul colle di San Cornelio per immergerti nel segreto di Castelsecco, dove c’è l’unico teatro etrusco finora rinvenuto al mondo, con la Muraglia Ciclopica e i ruderi del tempio della fertilità. Non molto lontano da lì si trova il mirabile Santuario di Santa Maria delle Grazie. In questo luogo c’era la Fonte Tecta, una sorgente venerata dagli Etruschi e dai Romani per i presunti poteri curativi delle sue acque.
I colli di San Pietro e San Donato, dove si innalzano il Duomo e la Fortezza Medicea, erano la sede del Foro etrusco e romano. Pavimenti realizzati a mosaico e resti di edifici di culto ti svelano dove fosse il luogo più importante della vita pubblica aretina.
E fuori dal capoluogo? Contempla lo strepitoso patrimonio dell’antichità esposto al Museo Archeologico di Castiglion Fiorentino e al MAEC di Cortona. Ti senti minuscolo al cospetto della Fortezza del Girifalco e delle possenti mura di Cortona, entrambe di origine etrusca. Fatti rapire dalla bellezza incomparabile dei Meloni del Parco Archeologico del Sodo e dalla poesia delle tombe etrusche nascoste ai piedi delle colline di Cortona, in mezzo agli ulivi.
Esperienze
Il passato etrusco e romano è nascosto anche sotto i tuoi piedi a Castiglion Fiorentino. Con il percorso sotterraneo del Cassero, uno dei borghi più belli della Valdichiana ti rivela un volto celato e protetto dalle ingiurie del tempo. Un tour sotto la città di superficie, una visita “dal basso” per ascoltare il passato di Castiglioni.
Dalla preistoria al Medioevo, tra i resti archeologici dei musei di Castiglion Fiorentino. Come se il paese fosse una macchina del tempo, ti sposti in un arco di storia che va dall’VIII secolo a.C. fino all’età di mezzo. Oggetti che richiamano vite e generazioni del tempo che fu si concentrano sotto il perimetro della cittadina.
Tra le rarità che ti rimarranno impigliate nelle mente una capanna e un santuario etrusco. A spasso sotto le strade ti tutti i giorni, alla scoperta di una seconda Castiglion Fiorentino.
Itinerari
Poco distante dal centro di Arezzo si erge una conchiglia di pietra che accoglie un sito archeologico preziosissimo. È il muraglione di Castelsecco, sul colle di San Cornelio. Dentro questa cinta muraria circondata dal bosco ci sono i resti di un luogo etrusco ancora oggetto di studi. Respira l’atmosfera di questo posto magico dedicato alla celebrazione della vita e goditi il panorama incantevole sulla città dall’alto.
Ad Arezzo sguinzaglia la tua curiosità alla ricerca delle tracce etrusche e romane che abitano il centro. Non solo Anfiteatro e Museo Archeologico. Cammina sulle orme delle civiltà che qui hanno vissuto in tempi ormai remoti, visitando il sotto sagrato della Basilica di San Francesco, Palazzo Lambardi, il quartiere di Colcitrone. Poi arrampicati ancora più su, fino alla Fortezza Medicea e al Prato. Usa il tuo sguardo come un radar in questi luoghi, in modo che i tuoi occhi colgano il luccichio di perle risalenti alle origini della città.
Per un tour esclusivo a tema etrusco-romano in terra d’Arezzo, vai a Cortona. Qui ci sono non una ma due città. Quella dei vivi sul Monte Sant’Egidio, emblema di toscanità autentica e forziere di gemme d’arte e architettura, e quella dei morti, a valle e nei dintorni. Nella prima Cortona ti attendono le imponenti e antiche mura, la Fortezza del Girifalco, il prestigioso Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona. Al Parco Archeologico del Sodo c’è un assaggio della strabiliante necropoli di “meloni” che coinvolge anche Camucia. Infine, le tanelle della collina introducono i resti di strade romane lastricate da poco rinvenute più in quota, nella montagna cortonese.
A proposto di percorsi e paesaggi antichi e irresistibili, esplora le Balze del Valdarno aretino grazie alla Strada delle Cave. In viaggio attraverso il Grand Canyon della Toscana. Le torri grigio-ocra delle Balze ti illustrano la storia di questi rilievi particolarissimi, ex sponde di un grande lago prima di diventare sculture naturali slanciate verso il cielo. Monumenti geologici di forte suggestione che ti sfileranno davanti fra borghi e scorci da favola, accompagnandoti dentro riserve e aree protette fino al corso dell’Arno. Una volta là emozionati di fronte al panorama che Leonardo da Vinci ha raffigurato alle spalle della Monnalisa, concedendoti qualche ora di birdwatching e trekking indimenticabili.