Le chiese di Arezzo
Nelle chiese di Arezzo le radici etrusche e romane di questa terra dialogano con l’architettura e l’arte medioevale e rinascimentale. Le chiese di Arezzo non sono infatti solo luoghi di fede ma veri e propri monumenti, autentici pezzi di storia, a volte nascosta, in altri casi celata da un sottile velo che una volta sollevato fa pensare alla celebre frase di Giosuè Carducci “Basterebbe Arezzo alla gloria d’Italia”. Così disse il premio Nobel pensando ai monumenti, agli uomini illustri e alla storia che si respira passeggiando per le vie del centro. Figurarsi poi quando si entra nelle chiese e nelle basiliche, dove non solo le opere d’arte rendono unica la scoperta di Arezzo, ma ci raccontano con tanta bellezza gli eventi storici che hanno segnato il cammino dell’intera umanità. Come la basilica di San Domenico che vista da fuori può sembrare una chiesa medievale come tante, se non fosse che al suo interno venne ospitato il primo conclave della storia. Esatto, l’elezione di un Papa come la conosciamo oggi, andò per la prima volta in scena ad Arezzo. E poi gli affreschi di Piero, o la magnificenza del Duomo dove sono sepolti i vescovi e signori di una città che batteva moneta propria e provò a restare indipendente e lontana dall’egemonia fiorentina. Questa è Arezzo, arte, cultura e fede che si uniscono nei suoi edifici religiosi. Scopriamoli insieme su Discover Arezzo.
Le Chiese di Arezzo sono tutte legate da un filo rosso di arte, fede e bellezza. Sono nel cuore del centro storico della città, tutte vicine e facili da scoprire a piedi e in bicicletta, per gli amanti delle salite e delle discese. Nella parte alta della città è possibile incontrare la Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, famosa per le vetrate di Guillaume de Marcillat e per le opere di Piero della Francesca, Andrea Della Robbia, Pietro Benvenuti, Luigi Sabatelli e Luigi Ademollo, la Basilica di San Domenico, scrigno medievale del capolavoro duecentesco del Crocifisso del Cimabue ed infine la Pieve romanica di Santa Maria Assunta, che sta esattamente a mezza via con la sua facciata in Corso Italia e la sua abside in Piazza Grande e custode di tesori vasariani e della magnifica Pala del Lorenzetti. Scendendo in Piazza San Francesco incontriamo l’omonima Basilica dove troviamo uno dei capolavori dell’arte del Rinascimento, il ciclo di affreschi de “La Leggenda della Vera Croce” di Piero della Francesca. Una meraviglia per gli occhi. A pochi passi da lì c’è la Basilica delle Sante Flora e Lucilla, capace di racchiudere in una sola chiesa settecento anni di storia: i suoi affreschi e l’altare ligneo del Vasari, il San Lorenzo di Bartolomeo della Gatta e la magnifica illusione della finta cupola barocca di Andrea Pozzo. Uscendo dalle mura cittadine c’è il Santuario di Santa Maria delle Grazie che sorge su antichissimo sito pagano per il culto delle acque miracolose. Ci farà innamorare il suo portico perfettamente prospettico di Benedetto da Maiano, le terrecotte invetriate di Andrea Della Robbia e i dipinti di Pari di Spinello. Appena fuori dalla città troviamo una delle chiese più belle e antiche di Arezzo, la Pieve Romanica del Bagnoro che, con le sue colonne storte ci racconta le storie millenarie degli uomini e delle donne di questa terra.
Arezzo è anche la città della musica e della coralità. Le chiese di Arezzo sono spesso il teatro perfetto per questa espressione di arte e fede. Ogni estate nell’ultima settimana di agosto torna da settanta anni il Concorso Polifonico Internazionale Guido D’Arezzo, il più importante palcoscenico per le espressioni corali del mondo intero. E il centro di Arezzo diventa un palcoscenico a cielo aperto e in tutte le sue chiese risuona musica che incanta. D’estate, il 7 agosto si festeggia il patrono della città, San Donato a cui è dedicata la Cattedrale e le cui reliquie sono venerate e custodite in Duomo e nella Pieve di Santa Maria. La notte di San Donato è illuminata dai giochi di luce dei fuochi d’artificio che partono dal parco “Il Prato” di Arezzo e abbracciano la città con una cascata di luci e colori. Ogni inverno Arezzo torna a vestire i panni della città del Natale e le chiese risuonano di canti, musica, concerti per grandi e piccini, per festeggiare il Natale a regola d’arte. Ogni anno il 15 febbraio gli aretini si ritrovano nella Cattedrale dei Santi Pietro e Donato per venerare la protettrice di Arezzo e venerano l'effigie della Madonna del Conforto che nel 1796 salvò Arezzo dal terremoto. La manifestazione di amore e fede più sentita della città.