Nel cuore verde della Valtiberina Toscana, Caprese Michelangelo è la montagna di Arezzo pronta a incantarvi col fascino delle sue faggete e castagneti.
A Caprese Michelangelo funghi e tartufi sono di casa, da gustare nei ristoranti e negli agriturismi della valle. Funghi e tartufi con la pasta all’uovo, fatta in casa anche al ristorante, e tirata rigorosamente a mano, sulla bistecca chianina, nei sughi e nelle ricette della tradizione toscana di montagna. A Caprese ogni pranzo è il pranzo della domenica dalla nonna.
Il marrone DOP di Caprese Michelangelo: un’eccellenza tutta da gustare
Se funghi e tartufi sono le gemme preziose della Valle del Tevere, lo squisito Marrone DOP di Caprese Michelangelo è il vero diamante. Viene coltivato nei frutteti più belli e maestosi di sempre, i secolari castagneti di Caprese.
Qui i castagni sono giganti dai tronchi scolpiti e cavi, ai cui piedi lavorano le mani sapienti degli abitanti di Caprese. Una tradizione che vive di generazione in generazione nella tutela di questa castagna unica al mondo e dolcissima.
Il marrone DOP di Caprese Michelangelo è l’ingrediente perfetto del Montebianco, dei marron glaces, della crema di castagne e rum, delle crostate, dei cantucci e del castagnaccio, fino all’intramontabile caldarrosta.
Da questi marroni si ottiene una farina eccezionale, macinata a pietra come una volta. È un grande alleato in cucina, dolce ma di carattere, e versatile anche nelle ricette salate, come nella preparazione di gnocchi e ravioli.
Marrone di Caprese Michelangelo, così buono che si merita una festa!
Qui a Caprese Michelangelo la castagna un tempo era chiamata il pane dei poveri, ma oggi è la regina della festa. Ogni anno torna puntuale l’appuntamento della Festa del Marrone di Caprese, dedicata interamente alla castagna, alle degustazioni, ai canti popolari, al vino buono e alle ricette dell’Alta Valle del Tevere.
Non mancano gli spettacoli dedicati a grandi e piccini con la falconeria, la giocoleria e i mercatini dell’artigianato locale. Tra legno intagliato, ceramica e ferro battuto. La Festa del Marrone di Caprese torna ogni anno nel terzo e nel quarto fine settimana di ottobre, per uno degli eventi più attesi da tutti i comuni limitrofi, come Arezzo ma non solo.
La culla di Michelangelo Buonarroti
Da molti anni ormai è accesa la disputa con la vicina Chiusi della Verna che vorrebbe rivendicare i natali del grande Michelangelo Buonarroti, ma la storia e il nome di Caprese Michelangelo parlano da soli. Le origini di Michelangelo sono scolpite nella pietra.
Il 6 marzo del 1475 nasceva qui, a Caprese, Michelangelo Buonarroti, pittore, scultore, architetto e poeta protagonista del Rinascimento italiano. Il padre di Michelangelo, Ludovico di Buonarroto Simoni, era uno dei podestà che ogni sei mesi la Repubblica di Firenze inviava a Caprese in qualità di governatore.
La Rocca e il Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti
Proprio nel cuore antico di Caprese, su un’altura sopra il torrente Singerna, spicca la Rocca di Caprese, l’ultimo esempio di architettura medievale della valle. Al suo interno, la casa del podestà dove Michelangelo è venuto alla luce.
Oggi possiamo visitare il Museo Casa Natale di Michelangelo Buonarroti, diffuso tra Palazzo del Podestà, Palazzo Clusini e la “Corte Alta”. I tre edifici principali della Rocca sono racchiusi nell’abbraccio della millenaria cinta muraria che comprende anche l’antica piazza d’armi, ora diventata parco e giardino.
Una collezione unica al mondo
Il museo ospita la più grande collezione di riproduzioni delle sculture di Michelangelo. Non parliamo di semplici copie in gesso, ma di riproduzioni di grande valore storico, alcune rare, persino uniche. Sono le copie fedeli eseguite direttamente sugli originali del Buonarroti.
Solo qui, nella Casa Museo di Michelangelo Buonarroti, potrete vivere l’esperienza irripetibile di vedere insieme i più grandi capolavori di Michelangelo. Gli originali sono sparsi per il mondo tra Firenze, Milano, Roma, Parigi e Londra. Ma i calchi perfetti in gesso sono riuniti tutti qui, nella Rocca.
Tesori preziosi sono raccolti qui. Ci sono la Testa del David, il San Giovannino – prima copia dall’originale, disperso a Berlino durante la seconda guerra mondiale, la Madonna di Bruges, il Cupido, l’Angelo Reggicandelabro, la Mano del David, la Pietà Vaticana, il Bacco, il Cristo Risorto e la Pietà Rondanini.
Caprese Michelangelo, un omaggio al genio
La devozione di Caprese Michelangelo verso il suo artista non si ferma alla Casa Museo, ma si moltiplica nel giardino e nelle sale del castello. Le collezioni di opere scultoree di artisti dell’Ottocento e del Novecento celebrano Michelangelo indagando il mezzo espressivo della scultura attraverso l’uso di nuovi linguaggi e nuovi materiali, sempre nel segno del suo genio immortale.
Circondato dai resti dell’antica fortificazione troviamo il parco del museo da cui ammirare una magnifica vista sulla Valtiberina. D’estate il parco si trasforma nel palcoscenico all’aria aperta per spettacoli teatrali, musica dal vivo, presentazioni ed eventi.
Siamo a soli 40 chilometri da Arezzo, ma l’atmosfera che si respira qui è completamente diversa. Michelangelo è un un genio, un protagonista indiscusso del Rinascimento italiano. Solo a Caprese Michelangelo possono chiamarlo concittadino.