Oggi come ieri la terra d’Arezzo è legata a tantissimi “vip”, per usare un termine moderno, figure che si sono distinte soprattutto nell’arte, nella letteratura, in campo militare e in politica. Ingegno, talento, ambizione e passione sono caratteristiche ricorrenti nelle loro biografie.
Più o meno ogni epoca ha visto aretini illustri portare alta la bandiera della città e forse sai già tutto di qualcuno di loro. I personaggi che ancora ti sono oscuri avranno invece modo di conquistarti durante la tua visita in città. La loro eredità qui si respira ovunque, nei vicoli, nelle chiese e nelle piazze del centro storico.
I ritratti che stai per leggere ti guideranno in un tour insolito sulle orme di cinque grandi aretini. Grazie a loro Arezzo si rivelerà una meta ancora più interessante, una città che brilla del prestigio di giganti del passato a secoli di distanza dalla loro scomparsa.
Guido d’Arezzo, l’inventore delle note musicali
Ci starebbe bene un rullo di tamburi per introdurre questa carrellata di personaggi famosi, anche perché si parte proprio con la musica. Appena fuori dalla stazione ferroviaria, via Guido Monaco ti conduce in piazza Guido Monaco. Così la città rende onore all’ideatore delle note musicali.
Non si sa con certezza dove sia nato, ma l’ipotesi più accreditata è Talla, un piccolo paese del Casentino a circa 30 minuti d’auto da Arezzo. Prima di lui – e quindi fino al Medioevo – l’unico modo per imparare a suonare e cantare era l’ascolto. Si deve a questo monaco benedettino l’invenzione del tetragramma e delle note musicali, una rivoluzione per l’insegnamento e l’apprendimento della musica.
Osserva la statua di Guido Monaco, scolpita da Salvino Salvini nell’Ottocento, che svetta sulla piazza. È una figura di cui gli aretini sono molto orgogliosi. Non a caso la Festa della Musica, il 21 giugno, qui prende il nome di Guido Day.
C’è un’altra manifestazione cittadina che omaggia il pioniere della scrittura musicale. È il Concorso Polifonico Internazionale Guido d’Arezzo, un contest tra cori di varie nazionalità che ogni anno si esibiscono davanti a pubblico e giuria.
Francesco Petrarca, il primo umanista
Stai per incontrare un mostro sacro della letteratura: il poeta Francesco Petrarca. Casa Petrarca si trova nel cuore di Arezzo, in via dell’Orto. Qua, secondo la tradizione, sarebbe venuto alla luce nel 1304 quello che è considerato uno dei padri della lingua italiana.
A Casa Petrarca c’è un museo e la sede dell’Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze. Concediti un giro nelle stanze di questa residenza illustre, dove sono conservati oggetti petrarcheschi, una collezione di monete antiche, una ricca biblioteca e una pregiata quadreria.
Ci troviamo in una posizione esclusiva nel centro storico. Da qui, con una brevissima camminata, puoi raggiungere Piazza Grande, il Duomo e il parco della città. Il Prato risale all’epoca medicea ed è un’isola verde in cima al colle di Arezzo, in cui affondano le radici splendidi pini marittimi. Affacciati dalle mura che delimitano il parco per una vista mozzafiato.
In mezzo all’erba, un voluminoso monumento di marmo bianco che fa pendant con Casa Petrarca. La scultura è formata da una statua del poeta aretino alta quattro metri e da parecchie allegorie delle sue opere principali. Re Vittorio Emanuele II la fece erigere in onore di Francesco Petrarca nel 1928.

Mecenate, un nome una garanzia
Per la prossima stella nel firmamento dei personaggi famosi di Arezzo devi spostarti nella parte bassa del centro storico. La tua destinazione è l’Anfiteatro Romano. Davanti all’ingresso su via Margaritone ti attende un busto di Gaio Cilnio Mecenate, patrono delle arti e degli artisti nato ad Arezzo nel 68 a.C.
Ti trovi davanti ai resti di un’imponente arena del II secolo d.C. e al Museo Archeologico Nazionale “Gaio Cilnio Mecenate”, un forziere di fantastici reperti etruschi e romani. La scultura di Mecenate fa da trait d’union fra le due strutture e celebra la memoria di una personalità rilevante per l’Antica Roma.
Mecenate fu consigliere dell’imperatore Augusto e protettore di poeti come Orazio e Virgilio. Oggi in italiano il suo nome è sinonimo di benefattore di letterati e artisti. Un risultato niente male per questo grande aretino, entrato nella storia e nel vocabolario.
Piero della Francesca, l’artista matematico
Piero della Francesca è uno dei personaggi che merita assolutamente la tua attenzione. Nato a Sansepolcro in provincia di Arezzo, visse durante il Rinascimento e, oltre che eccelso pittore, fu anche matematico.
Se fai il suo nome a un aretino, gli verrà subito in mente la Cappella Bacci. Raggiungi la piazza dove si trova la Basilica di San Francesco. La facciata in stile gotico può farti pensare che gli interni siano altrettanto semplici, e invece Piero ti lascerà a bocca aperta.
La Cappella Bacci è posta in fondo alla chiesa ed è stata decorata da Piero della Francesca con il ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce in cui l’artista racconta la storia del legno con cui fu crocifisso Gesù.
I dipinti sono un’esplosione di colori e luminosità in cui i lineamenti raffinati dei protagonisti umani si abbinano a prospettive ben studiate. La narrazione è affascinante e complessa.
Se fai caso all’edificio più in alto di quella che dovrebbe essere Gerusalemme, scoprirai che in realtà la costruzione che domina la collina è il Duomo di Arezzo. Ed è proprio lì, nella Cattedrale dei Santi Pietro e Donato, che dovresti andare per ammirare un’altra opera dell’ineguagliabile pittore aretino: una Maria Maddalena a figura intera.

Giorgio Vasari, l’emblema del Rinascimento
A chiudere la sequenza dei vip di Arezzo c’è un personaggio che racconta la cultura del Cinquecento. Giorgio Vasari fu un uomo dai molteplici talenti e dall’intelligenza versatile. Pittore manierista, architetto, storico dell’arte, in Italia è noto specialmente per aver scritto una raccolta di biografie dei suoi colleghi.
A lui sono riconducibili due luoghi imperdibili nel tuo tour sulle tracce dei grandi aretini. Il primo è il Museo Casa Vasari, la casa che “Giorgino d’Arezzo pittore” (come si firmava nelle lettere) acquistò quando era ancora in costruzione. Le stanze di questa dimora furono adornate per la maggior parte dallo stesso ex proprietario.
I tuoi occhi saranno trascinati in una danza di figure mitologiche e bibliche e di ammalianti allegorie. Puoi anche passeggiare nel silenzioso giardino del Museo Casa Vasari, abbellito da siepi dalle forme geometriche e, al centro, da una vasca con l’acqua.
L’altro incredibile scorcio di Arezzo che porta la firma di Giorgio Vasari è in Piazza Grande. Su ordine del Granduca di Toscana Cosimo I de’ Medici, l’artista aretino progettò le Logge Vasari. Camminare sotto le volte del porticato ti farà sentire una star. Se poi capiti in città durante la Fiera Antiquaria, un tocco di magia si aggiunge all’eleganza medievale e rinascimentale di Piazza Grande e del suo stupendo loggiato.
Arezzo, terra natale di rivoluzionari, geni e artisti. Scopri questa terra ricca di storia, arte e bellezza. Come compagni di avventura, Guido, Francesco, Gaio, Piero e Giorgio.
